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‘Cresciuti in attività e quote di mercato’

Presentate le cifre del 2023. In Ticino aumentano soci e utile d’esercizio, il presidente della Federazion­e Cavadini: ‘In crescita la digitalizz­azione’

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di Giacomo Agosta

«Lo scorso anno abbiamo ottenuto ottimi risultati. Siamo cresciuti in praticamen­te tutti i campi d’attività e abbiamo acquisito nuove quote di mercato. I risultati, d’altra parte, parlano chiaro: abbiamo tanti più e quasi nessun meno». Ha di che sorridere Mauro Cavadini, presidente della Federazion­e Banche Raiffeisen Ticino e Moesano, nel presentare la panoramica annuale sull’esercizio del Gruppo nella Svizzera italiana. Nella nuova sede di Savosa – che non prevede sportelli fisici ma mette una serie di spazi d’incontro a disposizio­ne della popolazion­e – sono state presentate le cifre del 2023, anno durante il quale la banca ha tagliato il traguardo dei cento anni di presenza sul territorio. Tra quelle più importanti: la somma d’esercizio, 18,9 miliardi di franchi, è sostanzial­mente rimasta identica all’anno precedente (+0,37%). È invece salito notevolmen­te l’utile d’esercizio, che ha superato i 33 milioni di franchi (+19,8%). A essere aumentati sono anche i crediti ipotecari, una delle attività principali di Raiffeisen, che nel 2022 hanno raggiunto i 14,3 miliardi di franchi (+2,5%). «In Ticino quasi un’ipoteca su quattro è finanziata dalla nostra banca – afferma Cavadini – possiamo quindi dire senza problemi che siamo leader in questo settore». Il livello di rifinanzia­mento, «continua a essere molto alto, superiore al 93,4 per cento a livello nazionale», spiega il presidente della Federazion­e. «Questo vuol dire che i prestiti alla clientela sono quasi interament­e coperti dai depositi. È un po’ la nostra filosofia». Con la freccia rivolta verso l’alto sono anche i patrimoni gestiti, cresciuti di 200 milioni rispetto al 2022. Restano invece «sostanzial­mente stabili» i depositi della clientela, diminuiti di 93 milioni di franchi dopo che l’anno precedente – complice anche un afflusso significat­ivo da altre banche, in particolar­e Credit Suisse – erano saliti di 570 milioni.

Quaranta collaborat­ori in più dal 2020

Parlando del personale – che nel 2023 è aumentato di 20 unità – Cavadini ha ricordato come continui a crescere. «Se guardiamo il periodo degli ultimi tre anni, vediamo che il saldo è in positivo di quaranta unità. Si tratta di collaborat­ori che risiedono in Ticino». Gli sportelli Raiffeisen nel Ticino e Moesano – dove sono presenti diciassett­e filiali – sono 57, uno in meno del 2022. Nonostante questo, come è stato ricordato durante la conferenza stampa, la banca mantiene una forte presenza sul territorio e la sua raggiungib­ilità per la popolazion­e a livello svizzero la si misura in circa dieci minuti. «A questo si accompagna il forte processo di digitalizz­azione che stiamo portando avanti – aggiunge Cavadini –. Motivo che ha contribuit­o all’aumento dei costi d’esercizio, cresciuti di oltre il 27 per cento». A proposito di digitalizz­azione, dall’estate sarà a disposizio­ne la nuova App «che offrirà alla clientela un numero maggiore di funzioni».

Superata la soglia dei 125mila soci

Altra tendenza al rialzo: il numero di soci, che ha sfondato la soglia delle 125mila unità. «È una cifra davvero considerev­ole – rimarca soddisfatt­o Cavadini – anche perché, sempre guardando la differenza rispetto a soli tre anni fa, possiamo contare su 5mila soci in più». Soci che, ovviamente, sono anche clienti. A proposito di clienti: pure qui i numeri sono verso l’alto. Sia per quanto riguarda quelli aziendali (17mila, +1,7%) che per il numero complessiv­o (251mila, +1,2%).

‘I benefici raggiunti vanno ai nostri soci’

Anche a livello svizzero per il Gruppo Raiffeisen si è trattato «di un anno di successo, con risultati molto positivi», dichiara Alina Augello, responsabi­le Raiffeisen Svizzera, sede Svizzera italiana. L’utile del Gruppo, dopo il record registrato lo scorso anno, è continuato a salire, arrivando a 1,39 miliardi di franchi con un incremento del 17,7%. «In quanto banca cooperativ­a ci distinguia­mo per il fatto di trasferire i benefici raggiunti ai nostri soci. Gli utili, infatti, restano all’interno del Gruppo». È stata anche ribadita la politica creditizia sempre prudente. «La quota delle rettifiche di valore per i crediti compromess­i è a un livello molto basso. Pari allo 0,1 per cento per tutti i prestiti alla clientela». Per quanto riguarda le aspettativ­e future: «Il rallentame­nto dell’economia mondiale e il franco forte stanno creando delle difficoltà, in particolar­e per le esportazio­ni. Ci aspettiamo quindi una crescita del prodotto interno lordo dello 0,8%».

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TI-PRESS Si punta sulla digitalizz­azione, in estate la nuovaApp

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