‘Sogno la Premier, ma penso all’Augsburg’
Ruben Vargas è stato inserito dalla rivista Kicker nel team della settimana: ‘Ho sempre creduto nelle mie capacità, anche quando il gol non arrivava’
Ruben Vargas è stato inserito dalla rivista specializzata Kicker nella squadra della settimana in Bundesliga dopo aver realizzato un gol e fornito un assist contro il Darmstadt… «Naturalmente ho provato un certo sollievo», ha dichiarato l’attaccante svizzero in un’intervista a Keystone-Ats.
Ruben Vargas, attaccante dell’Augsburg, sabato scorso ha segnato il suo secondo gol nel campionato 2023/24, il primo dalla prima giornata... «Ho provato un senso di sollievo, ma non mi sono messo addosso troppa pressione. Sapevo che un giorno sarei stato ricompensato se avessi continuato a fornire prestazioni di questo livello. Nelle partite precedenti ci sono andato molto vicino e il fatto che sia finalmente arrivato mi fa molto piacere».
Un attaccante, però, viene spesso giudicato in base al numero di gol messi a segno... «In un certo senso siamo giudicati in base alle statistiche, ma non sarebbe bello se pensassi solo a segnare. Ho avuto delle brutte esperienze in questo senso. E alla fine della giornata, è la squadra che viene prima di tutto, quindi penso prima alla squadra e non a me stesso». Tuttavia, non è scontato rimanere tranquilli in periodi di magra... «Dato che gioco in Bundesliga da un po’ di tempo, riesco a gestire bene la situazione. So di cosa sono capace. Nella mia prima stagione qui ho segnato molti gol (sei). Anche in altre stagioni ho avuto lunghi periodi di carestia, ma alla fine ho sempre segnato e fornito assist. Gli alti e bassi fanno parte del gioco. Quindi cerco sempre di pensare alle cose positive e di concentrarmi sulle mie prestazioni. Questo è il mio atteggiamento».
Dal punto di vista fisico, Vargas è cresciuto tardi e anche per questo motivo ha spesso dovuto sgomitare per farsi largo, il che non per forza è stato un aspetto negativo... «Ho sempre dovuto lottare per rimanere in squadra, non ho mai avuto un posto da titolare fino a 17 o 18 anni. Non è stato facile quando ero giovane, e la mancanza di minuti di gioco mi ha spesso reso triste. Tuttavia, mi ha pure fortificato, mi ha preparato per la dura competizione di oggi». Una cosa è certa: di dubbi non ne ha mai avuti... «Esatto, volevo assolutamente diventare un professionista, ho sempre creduto nelle mie capacità, sapevo che un giorno avrei avuto la mia occasione e che allora sarei stato pronto grazie al mio intenso allenamento».
Dopo la scuola ha seguito un apprendistato, portato a termine, come pittore. Un impegno difficile da affiancare all’attività calcistica... «Mi ha richiesto molta energia, ma ripensandoci mi ha dato anche una motivazione in più. Non era facile essere in cantiere dalle 7.30 alle 16.00 e poi andare subito all’allenamento. E poi c’è la scuola professionale. Sono molto orgoglioso di aver tenuto il passo, soprattutto perché non ero uno studente modello».
Per seguire la sua passione, Ruben Vargas ha dovuto rinunciare a molte cose... «Forse è stato un bene che non abbia avuto il tempo di fare altro. Dopo quei giorni intensi, ero sempre esausto, non volevo fare altro che mangiare e dormire. Quindi non potevo essere tentato in alcun modo».
Il modello di riferimento dell’attaccante svizzero non poteva essere che uno... «Cristiano Ronaldo è sempre stato un modello. Aveva già un certo talento, ma ha fatto molti sforzi per arrivare e ancora oggi (a 39 anni) va forte. È un modello per ogni bambino. Poi c’è Neymar per il suo stile di gioco».
Fuori dal campo, non sempre è facile essere meticolosi come CR7... «Per me vivere in modo professionale anche fuori dal campo fa parte del gioco. Certo, si può sempre fare di più, Ronaldo o anche Haaland da questo punto di vista sono di un altro livello. Io sono uno che ascolta il proprio corpo e questo vale anche per il sonno. Per quanto riguarda l’alimentazione, siamo ben seguiti, a casa come allo stadio».
Vargas è sotto contratto con l’Augsburg fino al 2025. Poi, però, potrebbe pensare a spiccare il volo verso altri lidi... «Sono quattro anni e mezzo che gioco per l’Augsburg, quindi posso immaginare di fare il passo successivo. Se l’Augsburg e io fossimo d’accordo, ascolterei sicuramente le offerte. Ma per il momento questo pensiero non mi passa per la testa, tutta la mia attenzione è focalizzata sul rendimento nelle prossime partite con la mia attuale squadra». Se il capitolo Bundesliga si dovesse chiudere, nella mente di Vargas si farebbe largo un sogno... «Probabilmente lo steso di tanti altri calciatori. Al momento, la Premier League è il miglior campionato del mondo, quindi l’Inghilterra sarebbe il sogno più grande».
Prima di un eventuale sbarco al di là della Manica, c’è un Europeo da portare a termine con la maglia rossocrociata... «È un appuntamento che ho sempre in mente. Ma a essere sincero, non ci ho pensato molto dopo la fine delle qualificazioni. Aver staccato il biglietto è stato un sollievo, perché quelle partite sono state tutt’altro che facili. Ma, naturalmente, non vedo l’ora di partecipare all’Euro in Germania, e tutta la famiglia sarà lì a sostenermi».
Durante le partite di qualificazione, la Nazionale svizzera ha regolarmente subito reti nei minuti finali, il che le ha fatto gettare alle ortiche più di una vittoria. Ci si chiede se tutto ciò abbia una spiegazione... «È difficile da dire. Siamo sempre stati la squadra migliore, ma abbiamo faticato a fare gol e siamo stati puniti duramente per la nostra mancanza di efficienza. Nel frattempo, anche le squadre presumibilmente più piccole sono diventate molto brave, lo abbiamo visto negli altri gruppi».
È chiaro che occorre migliorare. Ciò nonostante, Vargas è fiducioso in un cambio di rotta... «Un torneo è comunque diverso da una fase di qualificazione. Abbiamo già dimostrato in diverse occasioni di cosa siamo capaci e abbiamo sorpreso alcune grandi nazioni. Non c’è motivo di avere paura, bisogna piuttosto ricordare gli aspetti positivi. Essendo un Paese piccolo, non è sempre facile per noi arrivare regolarmente alla fase finale».