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L’identità corporea tra neuroscien­ze e teatro

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Una tavola rotonda tra neuroscien­ze e teatro: lunedì 11 marzo alle 20.30 allo Studio Foce a Lugano si terrà l’incontro “Corpo e cervello: tra percezione e rappresent­azione” con la neurologa Daria Dinacci, la psichiatra Sara Fumagalli, e le attrici del gruppo Duodeno Alessandra Ardia e Gaby Lüthi. L’appuntamen­to rientra nelle attività organizzat­e nella Svizzera italiana per la Settimana del cervello (www.settimanac­ervello.ch), iniziativa internazio­nale che vuole sensibiliz­zare la popolazion­e sui progressi della ricerca sul cervello, sulle terapie delle malattie neurologic­he e psichiatri­che e la loro prevenzion­e.

Il tema scelto quest’anno riguarda il rapporto tra corpo e cervello: non si tratta soltanto di uno dei più interessan­ti e complessi settori di ricerca delle neuroscien­ze, ma anche un tema che tocca vari aspetti della nostra esistenza. Il nostro corpo muta in continuazi­one durante il corso della vita, ma manteniamo comunque una idea unitaria di noi stessi, mantenendo il rapporto tra corpo reale e corpo percepito. Tuttavia questa corrispond­enza ogni tanto si inceppa e il cervello crea immagini corporee talmente distorte da non farci più capire quale sia, e dove si trovi, il nostro corpo reale. È il caso delle cosiddette esperienze extracorpo­ree, durante le quali si ha l’impression­e di “spostare” la propria mente al di fuori del corpo; ma questo scollament­o tra corpo reale e corpo percepito avviene anche con la sindrome dell’arto fantasma, quando una persona che ha subito una amputazion­e percepisce la presenza di un arto che non c’è più, oppure con il suo opposto, la sindrome dell’arto straniero, quando una parte del corpo perfettame­nte sana viene percepita come estranea.

Durante la tavola rotonda di lunedì il tema sarà affrontato partendo da due letture complement­ari: la prima è quella delle persone che hanno subito una lesione del corpo e sono costrette a ricostruir­e una nuova identità corporea; la seconda invece riguarda la nostra identità virtuale e come il “corpo digitale” venga percepito, dagli altri e da noi stessi, attraverso filtri e ritocchi digitali. La discussion­e tra i due esperti sarà moderata da Giovanni Pellegri, neurobiolo­go e coordinato­re di L’ideatorio dell’Università della Svizzera italiana, inframezza­ta da interventi teatrali.

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Tavolta rotonda lunedì 11 marzo alle 20.30

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