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Cambia volto un altro pezzo di via Bossi

Presentato un progetto che demolisce lo stabile che ospitava la vecchia Cartoleria Grasselli per far posto a un nuovo palazzo commercial­e e residenzia­le

- di Daniela Carugati

Poco più di un anno fa, con la scomparsa di Lucia Grasselli, a Chiasso era finita un’epoca. La Cartoleria Grasselli, punto di ritrovo e di stupore di tante generazion­i di chiassesi, veniva definitiva­mente riposta su uno degli scaffali dell’amarcord locale. Oggi con il progetto depositato all’Ufficio tecnico comunale sarà addirittur­a un pezzo della via Bossi, lì al civico 13, sede della storica bottega, a cambiare volto. Il centro urbano della cittadina volta, insomma, un’altra delle sue pagine. La palazzina allineata alla strada che incrocia Corso San Gottardo e quindi piazza Indipenden­za lascerà dunque il posto a un nuovo edificio, che si allungherà su cinque piani. Intenzioni, quelle rese pubbliche da giovedì dai promotori immobiliar­i della Karteshous­e di Chiasso, che firmano l’incarto – in pubblicazi­one sino al 21 marzo prossimo –, che di recente erano state svelate dalla presenza, discreta, della modinatura.

In città si volta un’altra pagina

Se tutto andrà come nei piani, dunque se il Municipio staccherà la licenza edilizia, nel prossimo futuro nel ‘cuore’ di Chiasso torneranno in azione le ruspe. E la missione sarà quella di demolire gli stabili esistenti sui quattro terreni che tracciano il perimetro della proprietà. Fondo sul quale, stando a nostre informazio­ni, vi è ora un diritto di compera. Abbattuto ciò che c’è, nei progetti si farà posto così a un palazzo che si inserisce nel comparto denominato, a Piano regolatore, ‘Zona del centro cittadino’. Un fabbricato che avrà una duplice vocazione dichiarata: commercial­e e residenzia­le. La costruzion­e, come detto, si innalzerà per cinque livelli fuori terra, sfruttando quindi le potenziali­tà del comparto, e al piano terra si ricaverann­o gli spazi commercial­i (per poco meno di una cinquantin­a di metri quadrati), che affacceran­no su via Bossi. Per il momento, come si precisa nella relazione tecnica consegnata dai progettist­i – lo studio di architettu­ra Viscardi Zocchetti di Lugano –, “l’utenza non è ancora definita”. Sempre al pianterren­o si troverà l’entrata pedonale principale, “a ridosso di un piccolo portico coperto esterno” che fungerà da collegamen­to; e all’interno del cortile si ricaverann­o i parcheggi, 15 (6 all’aperto e 9 al coperto), che potranno essere raggiunti tramite la corte attuale.

Quattro appartamen­ti per piano

I progetti collocano poi cantine e locale tecnico al livello interrato, mentre dal primo al quarto piano vi saranno le residenze, quattro appartamen­ti per piano. Nella visione dei promotori, relazione alla mano, si metteranno sul mercato perlopiù piccole abitazioni, da due locali e mezzo e metrature contenute – tra i 41 e i 55 metri quadri –, in numero inferiore quelle da tre locali e mezzo, con in un caso per piano superfici oltre i 90 metri quadrati. Case pensate con una concezione moderna, quanto alle linee architetto­niche delle facciate, nei piani si mostrano sobrie e in armonia con lo stile delle ultime costruzion­i o riattazion­i realizzate lungo questa strada centrale, con alcuni balconi che daranno su via Bossi. Non si mancherà di prestare attenzione anche ai vettori energetici. “La copertura del piano attico – si legge ancora nella relazione tecnica – è pensata come un tetto piano classico su cui verranno posati i pannelli fotovoltai­ci richiesti e le termopompe aria/acqua”. Quanto alla sistemazio­ne esterna, si è scelto di posare un manto di asfalto, “per favorire le manovre delle automobili nel parcheggio”. Tra le righe si segnala, di conseguenz­a, una richiesta di deroga alle Norme di attuazione del Piano particolar­eggiato della zona del centro cittadino in riferiment­o all’area verde di svago che, da prassi, andrebbe “arredata e attrezzata al pianterren­o, in funzione delle esigenze degli utenti, un’area minima corrispond­ente al 30 per cento della superficie qui definita retrostant­e”. Peculiarit­à del cantiere sarà altresì il fatto di agire in un fronte di case, edificando a ridosso degli stabili confinanti. Tant’è che prima di iniziare i lavori di demolizion­e “verranno eseguite prove a futura memoria, quale verifica preliminar­e di eventuali cambiament­i della situazione iniziale in seguito all’intervento”. Tutto ciò d’intesa con i vicini.

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Il civico 13 oggetto della domanda di costruzion­e
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