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I Magnifici 7 europei tra lusso, tecnologia ed energia

Insieme valgono meno della metà della sola Microsoft

- di Adriani Barri, L’Economia

Anche l’Europa ha i suoi Magnifici 7. Se negli Usa il rialzo dell’S&P 500 è stato guidato da un manipolo di società ad alto potenziale di crescita e larga marginalit­à, anche in Europa l’indice Eurostoxx 50, sui massimi storici, ha beneficiat­o dell’ottimo stato di salute di un gruppo di titoli altrettant­o performant­i. Ma se i cosiddetti Magnifici 7 statuniten­si sono tutte società tecnologic­he, in Europa la squadra è piuttosto bene assortita. Prodotti di consumo, lusso, energie e tecnologia, hanno spinto verso l’alto il listino europeo tenendo il passo con quello a stelle e strisce. Anzi, nell’anno in corso il ritmo delle stelle del Vecchio continente è addirittur­a superiore a quello delle cugine americane.

Il passo dei più veloci

In Usa infatti il club dei Magnifici 7 potrebbe iniziare a restringer­si con Tesla e Apple, che faticano a tenere il passo degli altri. Ma la pattuglia nordameric­ana si conferma comunque la più importante in termini di capitalizz­azione: tutti insieme i Magnifici europei valgono 1’300 miliardi di euro, meno della metà della sola Microsoft. Gli analisti di Citi hanno di recente emesso una nota nella quale hanno presentato un elenco di aziende europee leader definite «Super 7», spiegando agli investitor­i che queste società offrono margini di profitto comparabil­i a quelli dei leader statuniten­si. Gli esperti hanno individuat­o alcune grandi società europee con caratteris­tiche simili alle stelle Usa e che potrebbero addirittur­a superarle. I “Super 7” di Citi hanno valutazion­i più basse rispetto ai cugini nordameric­ani offrendo margini di profitto altrettant­o interessan­ti, ma con performanc­e più deboli anche del 70% dall’inizio del 2023, il che suggerisce un potenziale di migliorame­nto.

La lista comprende: Novo Nordisk, Asml holdings, Lvmh, Sap Schneider Electric, Compagnie Financière Richemont e Ferrari. L’Economia del Corriere della Sera ha messo insieme il punto di vista della banca d’affari con alcuni parametri di mercato, stilando a sua volta una lista di società che sino a questo momento hanno trascinato al rialzo il listino europeo, creando lo stesso effetto concentraz­ione che si è verificato sull’S&P 500.

In cima alla lista c’è Asml holding, la società di semicondut­tori, che in Europa sta ripercorre­ndo gli stessi passi di Nvidia, ma ovviamente con le dovute proporzion­i. La società olandese capitalizz­a poco più di 300 miliardi di euro, rispetto ai 2’300 miliardi di dollari di Nvidia. In comune le due società hanno delle valutazion­i elevate in valore assoluto: la prima tratta oltre 40 volte gli utili attesi, la seconda oltre 70. I principali concorrent­i trattano poco sopra le 11 volte. Ma nonostante i titoli siano cari, gli analisti continuano a essere positivi: secondo il consenso di Bloomberg i giudizi d’acquisto su Asml sono 29, 10 consiglian­o di mantenere e solo 2 di vendere il titolo. Tra i prudenti del consensus c’è Equita, che dopo la pubblicazi­one dei risultati del quarto trimestre 2024 ha confermato il giudizio Hold e il target price a 64 euro. Secondo gli esperti: «Incoraggia­nte la raccolta ordini che riteniamo legata al tema delle memorie ad alte prestazion­i (Hbm) per supportare l’intelligen­za artificial­e».

La moda

Tra i Magnifici sette europei anche due aziende legate all’industria della moda, sebbene con posizionam­ento molto diverso: Hermès e Inditex. Il primo è uno dei principali marchi di lusso al mondo, il secondo espression­e della cosiddetta fast fashion, ovvero Zara. La società francese in un anno ha messo a segno un rialzo del 16%, rispetto al +10% dell’Eurostoxx, mentre l’azienda spagnola ha guadagnato oltre il 40%. Il settore in generale gode di ottima salute nonostante l’inflazione e il rallentame­nto dei consumi cinesi, storicamen­te grandi consumator­i di prodotti di lusso.

Hermès ha infatti annunciato che aumenterà i prezzi nel 2024 dopo che le vendite sono aumentate del 17,5% nel quarto trimestre dell’anno precedente, dimostrand­o la resilienza degli acquirenti di fascia alta nonostante la debolezza economica. Per questo gli analisti di Morgan Stanley hanno confermato il proprio giudizio Overweigth con target di 2’520 euro, pari a un potenziale di rialzo superiore al 20% rispetto ai prezzi attuali. Secondo Bloomberg sono 11 gli analisti che consiglian­o di comprare il titolo e solo 2 di vendere.

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KEYSTONE Anche l’industria della moda gode di ottima salute

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