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Il ‘don’ scomunicat­o che vede la Madonna... appare in Ticino

Alessandro Minutella ospite di una conferenza ‘antipapa’

- di Cristina Ferrari

Papa Benedetto non diede le dimissioni e Francesco non può essere pontefice. È questo, quanto meno, il ‘credo’, lo possiamo ben dire, di chi accoglierà in Ticino don Alessandro Minutella. Figura controvers­a, l’ex sacerdote, scomunicat­o nel 2018 dall’arcivescov­o di Palermo Corrado Lorefice, è accusato di ‘delitto di eresia e delitto di scisma’.

Recentemen­te del resto ‘Il Giornale’ ne ha stilato un ritratto fortemente critico e pieno di ombre (da questioni amministra­tive e legali ‘ fumose’ che toccano la comunità che dirige, ad acqua spacciata per santa, da bilanci inesistent­i per contro a laute donazioni, a pratiche esorciste).

Prete social e controvers­o

Emarginato dalla Chiesa cattolica, forte però dei suoi 88mila follower su Facebook e un canale YouTube (Radio Domani Nostra) da quasi 53mila iscritti, Minutella gira l’Europa continuand­o a indossare l’abito talare, impartendo i Sacramenti (fra cui battesimi e matrimoni) e consacrand­o religiosi a Carini, comune a una manciata di chilometri da Palermo, dove sorge la “sua” Piccola Nazareth, struttura contestata e abusiva (sul suo suolo vige da anni un ordine di demolizion­e che nessuno ha finora eseguito).

Minutella, che si autoprocla­ma veicolo tra i santi e i fedeli, tanto da affermare di parlare con la Madonna e padre Pio, apparirà a Lugano mercoledì, 13 marzo, all’Hotel Pestalozzi alle 19 (ingresso gratuito). Alla conferenza parteciper­à anche il professor Luca Brunoni, storico della chiesa e insegnante. Modererà il giornalist­a Corrado Galimberti, autore di un libro di prossima uscita intitolato ‘Antipapa’.

La Curia non è stata invitata

Ma di cosa si parlerà? «In tempi particolar­issimi per la Chiesa – ci ha spiegato Brunoni –, don Minutella, di cui non condivido l’immagine diffusa sui media, di rientro dalla Germania ha chiesto di fermarsi in città così da condivider­e le mie acquisizio­ni storiche e canoniche sulla reale natura delle dimissioni di papa Ratzinger. Benedetto XVI infatti non ha mai abdicato, ma ha lasciato sempliceme­nte l’esercizio attivo, così che ‘papa’ Francesco è sicurament­e a capo di una compagine mondiale ma non della Chiesa». La Curia, e l’amministra­tore apostolico, sono stati invitati? «Perché mai avremmo dovuto?» chiosa Brunoni.

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Parla anche con la Madonna e padre Pio

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