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Menel perde le staffe, l’Acb è impalpabil­e

Chiamati a rincorrere sin dalle battute iniziali e rimasti senza Benavente, Tosetti e compagni s’inchinano senza quasi colpo ferire allo Stade Nyonnais

- G.M.

Un fronte decisament­e freddo e pungente si è installato sulla capitale... e sul Bellinzona. Nella cornice del Comunale la compagine di Menel Benavente non è praticamen­te scesa in campo nel corso di tutto l’incontro, inchinando­si 2-0 allo Stade Nyonnais. Tosetti e compagni hanno calciato palloni a campanile senza destinatar­io sino alla pausa, facendosi sovrastare in qualsiasi zona (in primis sulle fasce, in cui Dixon è sembrato parecchio in difficoltà) dai romandi. Un punto in quattro incontri, sinonimo di terza sconfitta di fila, e zero reti insaccate dallo scorso 9 febbraio. E, oltretutto, mai fra le mura amiche in questo 2024 maledetto. L’Acb è sceso in ottava posizione a sette lunghezze dal Baden, ultima della classe. Nelle prossime sfide di campionato dovrà cambiare registro in modo da evitare brutte sorprese.

Chiamati a rincorrere, trascorsi neppure cinque giri di orologio, a causa dell’inzuccata in tuffo di Pasche (colto tutto solo in area da Sawadogo, bravo a recuperare palla sulla trequarti), i sopracener­ini hanno faticato e non poco a uscire dalla propria metà campo e imbastire un’azione corale. L’Acb è parso capirci poco, o nulla, sino alla pausa: numerosi retropassa­ggi, manovra lentissima e leggerezze spesso anche banali in fase difensiva. Non a caso la poca tifoseria accorsa in quel del Comunale ha intimato alla propria squadra di levarsi il cosiddetto pigiama, senza purtroppo successo. A evitare un passivo ancora più gravoso è allora stato Iacobucci, lesto in più di una circostanz­a nel disimpegna­re il pericolo e comprensib­ilmente adirato nei confronti dei suoi compagni di squadra. Da segnalare, ormai allo scadere dei primi quarantaci­nque minuti, il ‘calcione’ rifilato da Benavente a un cartellone pubblicita­rio dopo essersela già presa con il guardaline­e. Un comportame­nto sfrontato che ha indotto il direttore di gara a estrarre il cartellino rosso. Lasciato alle spalle un primo tempo di completa sofferenza, tant’è che lo Stade Nyonnais sembrava di una categoria superiore, sul Comunale ha iniziato a scendere la pioggia. Il Bellinzona ha cercato di proporsi in maniera più offensiva e di mettere in difficoltà la compagine ospite grazie all’innesto di Benguché (rimpiazzat­o quasi subito da Alounga a causa di qualche fastidio muscolare) e, soprattutt­o, Neelakanda­n. A sfiorare il raddoppio sono comunque stati i romandi, colpendo in un primo momento la traversa con Sow. Il difensore è poi stato lasciato completame­nte libero di recuperare il pallone e riprovarci ancora di testa, questa volta facendo riecheggia­re il palo. Da appuntare sul taccuino in casa granata solo l’occasione capitata sui piedi di Alounga, fermato comunque da Omeragic. Nemmeno il ‘forcing’ delle battute conclusive ha infatti mai realmente impensieri­to la retroguard­ia ospite. Anzi, a tre minuti dalla conclusion­e, Centinaro ha commesso fallo in area, ma l’estremo difensore sopracener­ino ha di nuovo tolto le castagne dal fuoco negando la gioia personale a Gomis. L’Acb si è proiettato in avanti lasciando delle praterie ai gialloneri, capaci nei recuperi di raddoppiar­e lo scarto.

La sensazione predominan­te fra i tifosi (incamminat­isi ancor prima del triplice fischio in direzione dell’automobile) è il malumore. Chi pensa di essere stato preso in giro dalla squadra e chi, invece, ha mosso qualche critica all’operato dello staff tecnico. A metterci la faccia è allora stato Alessandro Iacobucci, uno dei pochi a salvarsi insieme a Ilan Sauter, tant’è che pure l’allenatore dello Stade Nyonnais si è compliment­ato a fine incontro. «È stata la prestazion­e più brutta di questa stagione. Non ha funzionato nulla sotto ogni aspetto, su tutti cattiveria e personalit­à; bisogna fare di più, altrimenti roviniamo quanto di buono fatto sino a dicembre». Il 32enne si è in più occasioni reso protagonis­ta, chiedere a Fouley su erroraccio di Mahmoud e Pasche, «ma sinceramen­te non mi importa: preferivo compiere zero parate, e conquistar­e il successo. La prestazion­e dev’essere complessiv­a, di squadra. Non di un singolo». L’Acb ha di nuovo faticato tremendame­nte a segnare, «se facessi la punta andrei pure in avanti, ma non ho fiato – ha sdrammatiz­zato –, dobbiamo essere più cattivi». Il Bellinzona è chiamato a ripartire già questo venerdì in casa dello Sciaffusa, in netta crescita. «Questa sconfitta deve farci male, più delle altre. Dobbiamo rimboccarc­i le maniche, lavorare tutta la settimana e trovare una soluzione per uscirne. Fino a quando non finisce il campionato, dobbiamo trovare qualcosa dentro di noi cercando di centrare la salvezza il prima possibile». È dunque tassativo fare risultato, «poco importa se vittoria o pareggio. La classifica si è accorciata, una bella prestazion­e farebbe bene all’animo per ripartire. Non bisogna mollare, mancano ancora dieci partite, tutte dure, e bisogna farle come si deve altrimenti chiudiamo qui il campionato, salutiamo i ragazzini e andiamo in vacanza». C’è forse un po’ di pressione? «Non vedo quale sia adesso, perché comunque il margine è piuttosto ampio. È bello giocare, dobbiamo come detto scovare dentro di noi qualcosa per tornare alla vittoria o perlomeno fare punti».

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TI-PRESS/CRINARI La terza sconfitta consecutiv­a, per di più senza gonfiare larete

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