Il Paradiso si rilancia, il Lugano U21 sprofonda
Sotto un cielo plumbeo, in cui la pioggia fa capolino in avvio e sul finale di gara, il Paradiso si sblocca in questo 2024, imponendosi di misura contro il Lugano U21 – ancora a secco di punti nel nuovo anno – al termine di una sfida “bruttina”.
Le fasi iniziali mostrano i locali intraprendenti dal punto di vista del possesso palla e dell’intenzione di installarsi nella metà campo avversaria. Di occasioni da rete, tuttavia, non se ne osservano. Questo fino a quando un corner del capitano bianconero Maccoppi trova Spinelli, che con un destro al volo permette a Mitrovic di distendersi e respingere il pericolo. Il ritmo offerto ai presenti è tutt’altro che elevato. Quando il cronometro viaggia rapidamente verso la pausa, Barcella si libera abilmente al limite dell’area e, visto lo spazio per calciare, tenta la fortuna, trovando in Osigwe un alleato per il vantaggio. Lo stesso portiere si riprende poco dopo volando per negare il raddoppio ad Alshikh. Nella ripresa non accade granché per diverso tempo. Per provare a far sussultare il centinaio di persone presenti occorre attendere un mancino di Strechie respinto da Osigwe in maniera più spettacolare che altro. In seguito, si registra pure una rete annullata a Kamé per evidente fuorigioco. Gli ultimi istanti, come quasi l’intera seconda parte, si giocano nei cinquanta metri offensivi degli ospiti. Essi, ritrovatisi in superiorità numerica all’86’ dopo il secondo giallo estratto ad Alshikh, faticano però a creare problemi a un Mitrovic che, eccezion fatta per un contrasto aereo con Krueziu, vive un pomeriggio tranquillo. Come quando al quarto dei sette minuti di recupero concessi vede Radic mancare la chance di pareggiare sul cross dal fondo di Morandi.
Un derby non per “palati fini” termina con una gioia per il Paradiso e il quarto kappaò per un Lugano U21 che fatica maledettamente in “zona-tre”. Domenica prossima i Leoni saranno impegnati a Bienne e i bianconeri ospiteranno il Bulle. Appuntamento per entrambe alle ore 15.