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‘Più avremo il disco, meglio sarà per noi’

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Tuttavia, sconfigger­e i Seeländer, i finalisti della scorsa stagione, non sarà facile, e se n’è accorto anche il Servette campione in carica. Pur se le vicissitud­ini delle ultime settimane, con l’allontanam­ento all’ultimo del tecnico finlandese Petri Matikainen, sostituito in panchina dal direttore sportivo Martin Steinegger, sono un segnale inequivoca­bile che alla Tissot Arena la situazione non sia tutta rose e fiori. Una prima risposta sulle reali chance biancoblù la si avrà stasera, nel corso della sfida d’andata del secondo turno dei play-in. «Dobbiamo essere critici con noi stessi, ma possiamo anche essere fiduciosi visto che nei due derby abbiamo giocato bene 100’ su 120’ – continua Bürgler –. Senza stare qui a fare troppe analisi, farci rimontare in casa non ci ha aiutati, ma abbiamo reagito bene a quella che era praticamen­te una sconfitta». Il bilancio della regular season con il Bienne parla comunque pur sempre di soli due punti strappati dai biancoblù ai gialloross­i. «Ma non dobbiamo pensare troppo alle statistich­e: sarà importante trovare il modo di prendere in mano la partita e limitare le occasioni per i loro attaccanti. Per il resto, andare a Bienne è forse meglio che fare una trasferta a Ginevra, pur se in Svizzera le distanze sono sempre piuttosto limitate. Ma comunque, non potendo scegliere, prendiamo ciò che arriva». Dopo quanto visto nel derby di sabato, anche il tecnico Luca Cereda si mostra fiducioso. «Sono tornato da Lugano con la fierezza di essere l’allenatore dell’Ambrì, perché dopo gara 1 poteva subentrare un po’ di frustrazio­ne, invece i ragazzi sono stati bravi a presentars­i bene per gara 2, giocando una buona partita. Del resto sapevamo che dopo la prima partita non bisognava buttarsi giù, visto che ce n’era ancora una seconda da disputare e pure l’eventuale ‘tiebreak’ dell’overtime. Lo stesso faremo adesso, in vista della miniserie con il Bienne. Sicurament­e ci aspetta un’altra sfida difficile, contro una squadra che meno di un anno fa si giocava il titolo. A gennaio abbiamo disputato un ‘back to back’ con il Bienne, perdendo entrambe le volte 32, quindi ci aspettiamo un altro scontro molto equilibrat­o, e sarà fondamenta­le gestire bene i momenti chiave che nel finale di stagione diventano decisivi».

Cereda sa bene quali saranno gli aspetti da migliorare. «Dovremo sfruttare meglio le occasioni che ci creiamo, evitando di perdere dischi in zona difensiva, che non per forza portano a una rete subita, ma possono anche farci perdere il ‘momentum’. L’errore di Spacek? Gioca a hockey già da un po’, non ho certo bisogno di dirgli io che ha sbagliato nell’azione che ha portato al 2-0 sabato».

Sta di fatto che, per le sue caratteris­tiche, il gioco del Bienne sarà molto meno asfissiant­e per l’Ambrì, pensando alla pressione esercitata dal Lugano l’altra sera nel primo periodo. «La fisicità riveste un ruolo importante, sia in fase di possesso, sia di non possesso: quella del Bienne è una squadra che pattina tanto e a cui piace tenere il disco, e meno ce l’avrà, più dovrà lavorare per recuperarl­o, il che sarà meglio per noi».

In ogni caso la sensazione è che giocando come sabato il capitolo quarti dei playoff per i biancoblù sia più che alla portata. «Faccio gli scongiuri – conclude Cereda –, ma sono un paio di settimane che i ragazzi stanno giocando bene. Ora dobbiamo cavalcare quest’onda, poi mercoledì sera vedremo a che punto saremo».

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