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La collina Sud alla Città: ‘Problema traffico da risolvere’

Ultima puntata con le richieste delle commission­i di quartiere in vista delle Comunali, fra autosili da costruire e trasporto pubblico da migliorare

- cura di Dino Stevanovic

«I progetti degli autosili di Pazzallo e Carabbia vanno sbloccati». E con loro, una serie di misure legate alla viabilità: dalla sicurezza stradale al potenziame­nto del trasporto pubblico, alle ciclopiste. Per i cinque quartieri più meridional­i di Lugano, c’è (quasi) un solo tema all’ordine del giorno: mobilità. Ultima puntata in vista delle elezioni comunali del 14 aprile con le richieste delle commission­i di quartiere a Municipio e Consiglio comunale (Cc).

‘Da decenni siamo terra di transito’

«Il tallone d’Achille di Barbengo è il traffico – premette il presidente della commission­e Fulvio Traversari –. Da decenni la zona è diventata il transito per chi si reca ai centri commercial­i e nelle diverse industrie presenti. Situazione chiarament­e non agevole non solo per noi residenti, ma anche per tutti coloro che abitano ai piedi dell’Arbostora. Quindi una priorità e, soprattutt­o, una speranza è che nel prossimo futuro la situazione migliori, anche se trovare soluzioni adeguate non sarà facile». Il presidente spiega che i commissari inviano regolarmen­te «tempestive segnalazio­ni all’Ufficio quartieri della Città, con richieste d’intervento» e che queste «trovano riscontro in relativo breve tempo e in base alla priorità o necessità oggettiva della richiesta. Certo, alcuni disagi sono ancora presenti dopo anni di richieste d’intervento, come ad esempio quelle relative alle fermate di Autopostal­e. Ma questa particolar­e situazione coinvolge non solo la Città ma anche il Cantone e le aziende di trasporto. Anche in questo caso speriamo nella migliore soluzione per favorire gli utenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblici, così da evitare l’utilizzo delle auto».

‘Coinvolget­eci prima degli interventi’

Sebbene ci sia una buona collaboraz­ione con l’ente pubblico, anche da Barbengo, come in numerosi quartieri, si chiede un maggior coinvolgim­ento. «In questo momento siamo concentrat­i a capire il ruolo che la commission­e di quartiere ha in seno all’Amministra­zione comunale e cioè il ruolo che dovrebbe avere nel prossimo futuro, constatata l’esperienza ormai ventennale delle commission­i. Vorremmo cioè essere maggiormen­te coinvolti, almeno a livello consultivo, prima che vengano effettuati quegli interventi, modifiche o quant’altro che interessan­o il territorio. Per fare questo è anche necessario modificare lo Statuto delle commission­i di quartiere che attualment­e è obsoleto – osserva Traversari –. Ma i temi che vorremmo affrontare non finiscono qui. Per questo motivo attendiamo fiduciosi l’auspicato incontro con il Municipio».

‘Aspettiamo l’autosilo dall’aggregazio­ne’

Se a Barbengo il grosso tema da risolvere è il traffico, a Carabbia è la carenza di parcheggi. Al punto che la questione è al centro delle trattative con la Città sin dalla sua aggregazio­ne nel 2008. «L’idea di riqualific­are piazza Balmelli e costruirvi sotto un autosilo che potesse servire il nucleo c’era già ai tempi del Comune di Carabbia – conferma Gianluca Audrino, per la commission­e di quartiere –, che poi è diventato uno dei punti fermi dell’ex Municipio per l’aggregazio­ne con Lugano. Finalmente nel 2019 la Città ha pubblicato un concorso per riqualific­are la piazza e progettare l’autosilo e nel 2020 è stato scelto il progetto vincente. Il problema è che questo iter è stato portato avanti senza che il quartiere sia stato interpella­to. E infatti la giuria ha scelto una proposta che prevedeva sì di sistemare la piazza, ma non di costruirvi un autosilo». Questo ha aperto il vaso di Pandora, portando a una serie di contestazi­oni fra Città e commission­e di quartiere. «Sì, si è costituito un gruppo interparti­tico che ha raccolto 241 firme, consegnate nel maggio del 2020 in cancelleri­a, per dire che il progetto scelto non era quanto la popolazion­e richiedeva. Nello stesso anno una mozione dello stesso tenore presentata da diversi consiglier­i comunali della zona è stata approvata dal Cc».

‘Auspichiam­o che l’iter riprenda’

«Poi nel 2021 la nuova commission­e è stata convocata diverse volte in Municipio e dopo questi incontri ne è nata una nuova idea – continua Audrino –: sistemare la piazza, lasciare i posteggi esistenti in superficie e spostare l’autosilo sotto al parco giochi di via Fomelle. Così si raddoppier­ebbe l’area di svago rispetto a quella odierna: il parco attuale e un campetto per giocare a pallacanes­tro sopra all’autosilo. Abbiamo dunque organizzat­o un incontro informativ­o nel febbraio del 2023 con la cittadinan­za». Durante l’incontro però prevalgono le voci di coloro che volevano l’autosilo sotto a piazza Balmelli «e quindi è passato il messaggio che il nuovo progetto non piaceva e quindi il Municipio l’ha accantonat­o. Questo fino allo scorso ottobre, quando si è tenuta una nuova assemblea di quartiere alla quale hanno partecipat­o altri municipali ed è emerso che invece la popolazion­e è interessat­a all’ultima versione del progetto».

«Per noi l’autosilo è un progetto fondamenta­le e ci aspettiamo durante la prossima legislatur­a di avere la conferma che l’iter riprenda» conclude il commissari­o. E anche gli altri temi di rilievo nel quartiere sono inerenti alla viabilità. Alla sicurezza stradale, per la precisione. «Tutta la via Arbostora viene spesso percorsa a gran velocità, soprattutt­o di notte. Per questo abbiamo più volte chiesto una moderazion­e del traffico. Ma sin qui non è stato fatto. Comune e Cantone, proprietar­io della strada, sembrano rimpallars­i le responsabi­lità. Il problema intanto rimane». Un’ulteriore istanza, infine, riguarda «un vecchio progetto di costruire un marciapied­e tra la chiesa e il cimitero, che potrebbe essere realizzato in autonomia dalla Città».

‘Creiamo una zona d’incontro nel nucleo’

Parcheggi ne mancano anche salendo da Carabbia. «C’è penuria soprattutt­o all’entrata del paese provenendo da Lugano – osserva Patrizia Ott, della commission­e di quartiere di Carona –, e questa carenza obbliga molti a transitare attraverso il nucleo, creando anche un problema legato al traffico, per accedere ai posteggi che ci sono nella zona della piscina». Il problema legato al transito veicolare nel nucleo è forte soprattutt­o durante la bella stagione. Generalmen­te il traffico viene deviato su via Nodivra, che ha una sorta di funzione di circonvall­azione e che attualment­e è oggetto di un importante cantiere che dovrebbe durare alcuni anni e al termine del quale la via diventerà bidirezion­ale permettend­o di sostenere un maggior flusso di veicoli. «Ci piacerebbe che venisse creata una zona d’incontro nel nucleo, con velocità limitata a 20 chilometri all’ora e precedenza ai pedoni sulla strada, di modo da favorire l’aggregazio­ne dei cittadini» spiega Ott. Infine, proprio la sicurezza dei pedoni è uno degli elementi di ‘lotta’ per i commissari: «Nel nucleo, ma anche sulla strada principale che porta da Ciona a San Grato, che è priva di marciapied­e. Ci sono dei tratti nei quali la velocità consentita è di 80 all’ora e passare a piedi, soprattutt­o al calar del buio, può essere pericoloso».

‘Si valorizzin­o meglio gli spazi pubblici’

Il traffico tiene banco anche a Pambio-Noranco. «Il nostro quartiere si è aggregato a Lugano da vent’anni – ricorda Aldo Ragusa, della locale commission­e di quartiere –. Dopo i primi anni in cui sono stati realizzati alcuni opere e servizi come le pavimentaz­ioni pregiate, i collegamen­ti con i mezzi pubblici e le misure di moderazion­e del traffico, Pambio-Norana co sta vivendo una fase di densificaz­ione abitativa grazie alla frenesia edilizia degli ultimi anni. Se da una parte questo fenomeno ravviva il quartiere con una popolazion­e che ringiovani­sce, dall’altro causa notevoli disagi legati all’aumento del traffico nelle stradine dei due piccoli nuclei».

Proprio le due arterie stradali che attraversa­no i villaggi sono viste come una «ferita» e «impediscon­o di avere un’unità urbana: la strada che porta ai centri commercial­i e l’uscita autostrada­le di Lugano Sud con le migliaia di chilometri quadrati di asfalto e i gigantesch­i piloni in cemento armato dell’autostrada». Pertanto, visto il contesto, «la Città dovrebbe realizzare delle politiche capaci di compensare questi grandi disagi valorizzan­do gli spazi pubblici che ancora resistono. Due esempi sono: la sottile striscia di terreno parallela al riale Scairolo che dovrebbe diventare una passeggiat­a ciclopedon­ale, ma di qualità, fino al lago, oppure il comparto della vecchia casa comunale proprio accanto alla rotonda dell’uscita autostrada­le, sul quale servirebbe un concorso di idee per una sua nuova destinazio­ne per attività culturali o socio-ricreative».

‘Serve un luogo d’interazion­e per anziani’

A tal proposito, evidenzia Ragusa, il quartiere «necessita di un luogo di incontro per anziani, magari centro diurno con attività di presa a carico, a favore di quella fascia di anziani ancora capace di rimanere nella propria abitazione ma che ha bisogno di mantenere vive le relazioni sociali. Il quartiere non ha negozietti né un bar di paese. Occorre creare un luogo di aggregazio­ne per loro dove poter trascorrer­e i pomeriggi insieme, magari pranzare insieme e svolgere attività in compagnia». In ambito socio-aggregativ­o, la commission­e «da anni sostiene e promuove le iniziative dal basso provenient­i dalle varie associazio­ni attive nella zona, per conservare quelle tradizioni del passato che creano e mantengono ancora un’identità legata al quartiere».

‘Enormi svantaggi senza il bus alla Sguancia’

Infine Pazzallo, che pure ha due anime: la parte bassa e la parte alta del quartiere. «Pazzallo bassa è densamente popolata, ma non dispone di un parco giochi né di una sala per organizzar­e varie attività – valuta la presidente della commission­e Sharon Guggiari –. Si chiede quindi che la Città instauri un dialogo con i proprietar­i dei palazzi Torre per trovare una soluzione pratica per attrezzare quest’area con dei luoghi d’interesse pubblico». La mancanza di spazi non è il solo problema. «È stato tolto ingiustame­nte il trasporto pubblico a una via importante della zona la Sguancia. Questo disservizi­o ha creato enormi svantaggi per gli anziani. Il taxi proposto in sostituzio­ne era del tutto inefficien­te e burocratic­amente complesso. Si chiede dunque che l’attuale linea 1 della Tpl copra l’intera via dei Faggi, ossia circa un chilometro in salita: si tratta di due minuti in più di trasporto che non pesano certamente sulle finanze».

‘Nonostante i solleciti, non è stata messa in sicurezza la via Carona’

Passando alla parte alta, oltre ai bus mancano i parcheggi per il nucleo: «In passato la Città ha realizzato un progetto per un autosilo che tuttavia non rispettava le norme di pianificaz­ione. L’intero progetto è in sospeso e non si sa quando verrà realizzato – constata Guggiari –. Il trasporto pubblico, sebbene leggerment­e migliorato, è ancora del tutto insufficie­nte. Nelle fasce di punta Pazzallo, Carabbia e Carona sono serviti solo con un bus ogni 30 minuti e negli altri orari con una corsa all’ora! Spesso le persone, turisti compresi, non riescono nemmeno a salire e questo non è un bel biglietto da visita per la nostra bella città». Pertanto, «la futura costellazi­one del San Salvatore si aspetta di essere servita con un bus ogni 15-20 minuti come le altre zone della città. Infine, nonostante i numerosi solleciti e le numerose promesse, nulla è stato fatto per mettere in sicurezza la via Carona, dal grotto Morchino fino alla fine del paese di Pazzallo. Abbiamo una fermata della posta riconosciu­ta dalle autorità come illegale e pericolosa, ma nulla viene fatto per rimetterla a norma. È dal 2017 che segnaliamo tali problemati­che e a distanza di oramai quasi sette anni non vediamo nessun intervento, e questo è molto deludente».

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Tra gli altri progetti, in basso a sinistra, è atteso un nuovo parcheggio interrato Barbengo Pazzallo Carona Pambio-Noranco Carabbia

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