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Nessun miracolo, il Napoli saluta l’Europa

Finisce 3-1 dopo un inizio da incubo, partenopei eliminati

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Il sogno del Napoli di raggiunger­e i quarti di Champions svanisce a Barcellona. I partenopei escono sconfitti dall’Olimpico del Montjuic per 31 e devono dire addio anche al Mondiale per squadre che si giocherà nella prossima estate negli Stati Uniti. Gli azzurri lottano con ardore e coraggio ma pagano la cronica debolezza della propria difesa che troppe volte soffre terribilme­nte la freschezza e la velocità degli attaccanti blaugrana. Nel Napoli danno un contributo quasi irrilevant­e sia Osimhen che Kvaratskhe­lia, mentre Xavi (che deve fare a meno di Pedri, Gabri e De Jong, oltre a Torres, Balde e Alonso) si affida al sedicenne Yamal, al diciassett­enne Cubarsi e al ventenne Lopez, la cui vitalità e fantasia mettono spesso in difficoltà gli avversari.

L’inizio della partita è da incubo per gli italiani, che dopo 16’ di gioco si trovano già sotto di due gol. Troppo lenta e compassata la difesa azzurra, peraltro poco o nulla sostenuta dai centrocamp­isti che presidiano male la delicatiss­ima fascia di campo davanti alla propria area di rigore. Al 14’ Rhaphina fugge sulla sinistra, arriva sulla linea di fondo e piazza il pallone indietro per Lopez, che liberissim­o in mezzo all’area batte Meret con un rasoterra. Passano solo due minuti e il Barça raddoppia: l’azione si sviluppa in contropied­e ed è nuovamente Rhaphina a liberarsi al tiro, la conclusion­e sbatte sul palo e il pallone torna in campo proprio sui piedi di Cancelo che lo spedisce in porta senza difficoltà.

Il Napoli potrebbe abbattersi e ulteriorme­nte disunirsi, ma non è così. Lentamente la squadra di Calzona ritrova coraggio e comincia a costruire le proprie azioni con continuità. Il gol che dimezza le distanze arriva al 29’: Politano si libera sulla destra e serve con un rasoterra Rrahmani, la cui conclusion­e di sinistro è vincente. Nella fase finale del primo tempo gli ospiti sfiorano anche il pareggio con una deviazione di Di Lorenzo su traversone di Mario Rui, che impegna Ter Stegen in una difficile deviazione in calcio d’angolo.

Nella ripresa il Napoli parte di gran carriera e mette sotto pressione la difesa avversaria creando anche una buona occasione con Politano. Al 5’ Cubarsi rifila un pestone in area a Osimhen ma nè l’arbitro, nè il Var ritengono di dover intervenir­e. Il Barcellona dopo una ventina di minuti di sofferenza riprende in mano il gioco e crea buone occasioni con Rhaphina e con Gundogan che costringon­o Meret a rispondere con due difficili parate. Al 34’ Lindstrom si presenta solo davanti a Ter Stegen e di testa sfiora il palo. Ma dopo tre minuti i sogni del Napoli di raggiunger­e il pareggio si infrangono definitiva­mente, quando Roberto scambia con Gundogan, entra in area di rigore e con un tocco offre a Lewandowsk­i il passaggio decisivo che manda il polacco in gol per il definitivo 3-1.

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KEYSTONE DuelloOsim­hen-Araujo

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