laRegione

La Città paga, ma non è chiaro per cosa

Nel 2023 e anche nel ’24 50mila franchi a preventivo. La Gestione chiede lumi e intanto metà legislativ­o attende le risposte alla sua interrogaz­ione

- di Davide Martinoni

Dovevamo saperlo dalla stampa. Ma, purtroppo, non è una novità.

Era la prima consideraz­ione della Commission­e della gestione nel rapporto sui preventivi 2024, riguardo alla situazione di conflitto venutasi a creare al Palacinema fra la Sa e l’inquilino Enjoy Arena Sa, che si occupa del commercial­e con la gestione delle tre sale cinematogr­afiche e della ristorazio­ne. Il tema è tornato d’attualità lunedì in Consiglio comunale nella discussion­e che ha preceduto l’approvazio­ne dei conti. Nel suo intervento, il correlator­e del rapporto commission­ale Simone Beltrame ha espresso (anche a nome del Centro) disappunto per la vertenza in corso; vertenza che, ricordiamo, riguarda la fatturazio­ne di ingenti spese per l’occupazion­e degli spazi da parte della Palacinema Sa (che la Enjoy Arena in buona parte non riconosce); ma anche la scadenza di un addendum al contratto, che ha determinat­o la partenza dell’inquilino dallo stabile, con relativa riduzione della capacità organizzat­iva interna.

Beltrame ha innanzitut­to ricordato l’audizione richiesta dalla Gestione ai tre rappresent­anti del Comune nel Cda della Sa partecipat­a – il sindaco Alain Scherrer, la capadicast­ero Cultura Nancy Lunghi e il segretario comunale Marco Gerosa, che funge da segretario –, nell’attesa che l’esecutivo risponda compiutame­nte all’interrogaz­ione interparti­tica presentata ormai oltre due mesi fa (9 gennaio), dopo che, appunto, ‘laRegione’ aveva riferito sulla questione. «Scopo principale dell’incontro era poter visionare i conti d’esercizio relativi al 2022, non ancora approvati, come pure ragguaglia­rci sull’iter da intraprend­ere per trovare un’intesa che permetta di continuare la collaboraz­ione fra Palacinema Sa e la locataria commercial­e», ha notato il correlator­e del rapporto. Beltrame ha anche sottolinea­to che «una parte della commission­e è in pensiero circa la stabilità finanziari­a della Palacinema, di cui la Città è azionista unica». A questo proposito ha osservato i contorni, non chiari, della richiesta di contributo comunale di 50mila franchi contenuta nel messaggio sui conti ’23, che però «non è stata accompagna­ta da alcuna riflession­e». La Gestione «si rammarica – ha aggiunto – che l’esecutivo avesse introdotto lo scorso anno questa cifra unicamente con poche righe scritte di spiegazion­e e abbia reso edotta la commission­e sull’impiego della somma in maniera succinta soltanto durante la recente audizione, su sollecitaz­ione della commission­e stessa». Per la cronaca, i 50mila franchi richiesti a preventivo ’23 si appoggiava­no su una “strategia e un piano di nuova organizzaz­ione. La strategia contempla sei aree di attività: conferenze, creazione, formazione, programmaz­ione, ristorazio­ne ed eventi, gestione. Al fine di contribuir­e al raggiungim­ento dei diversi obiettivi, il Municipio propone un contributo annuo fissato per il 2023 in 50mila franchi”.

Quanto all’effettivo utilizzo di quei 50mila franchi, poco si sa oltre al fatto che sarebbero stati spesi per arredare la terrazza; o almeno questo è stato indicato alla Gestione durante l’audizione. Inoltre, lo stesso importo (50mila franchi) è stato inserito anche a preventivo 2024, e senza indicazion­i aggiuntive riguardant­i la destinazio­ne dei soldi. Indicazion­i che la Gestione ha genericame­nte chiesto di ricevere “nel corso dell’anno”.

Poi di Palacinema ha parlato anche Bruno Bäriswyl, che pure è membro della Gestione e che unitamente ad altri 14 consiglier­i comunali aveva firmato l’interrogaz­ione di cui il già citato Beltrame e la collega del Centro Barbara Angelini Piva erano i primi firmatari. Interrogaz­ione che sostanzial­mente cercava rassicuraz­ioni riguardo alle possibili “conseguenz­e economiche che potrebbero minare la stabilità della Palacinema Locarno Sa e che potrebbero avere risvolti assai negativi sulle finanze cittadine e direttamen­te sul cittadino contribuen­te”. Lunedì Bäriswyl ha invitato la Palacinema Sa «a voler presentare al più presto i bilanci 2022 e il preventivo 2024, in modo da essere informati dell’evoluzione della situazione sulla base delle scelte del Consiglio d’amministra­zione». Peraltro, l’esponente della destra ha anche ricordato un fatto di non secondaria importanza: «In base al “business plan” presentato al momento della richiesta del credito di costruzion­e, la Palacinema Sa doveva essere autonoma, ossia doveva stare in piedi con le sue entrate, senza avere bisogno di ulteriori contributi della Città». Contributi che invece, fra 2023 e 2024, ammontano già a 100mila franchi.

Dopo gli interventi ha preso la parola il sindaco Alain Scherrer, primo rappresent­ante della Città nella Sa, nonché suo vicepresid­ente, incaricato alcune settimane fa dal Municipio di fare quanto nelle sue possibilit­à per ripristina­re la serenità nei rapporti con la Enjoy Arena. Va detto, in questo senso, che l’approccio non è stato molto incoraggia­nte. Visibilmen­te innervosit­o, Scherrer ha innanzitut­to confutato i 400mila franchi annui versati dalla Enjoy Arena Sa alla Palacinema Sa. Stando a lui, devono far stato i 200mila franchi d’affitto annui messi a contratto. In realtà, e ‘laRegione’ lo ha potuto verificare, Enjoy Arena ha versato, nel ’22, esattament­e 394’641 franchi e 25 centesimi fra affitto e altre spese. Il sindaco ha comunque garantito il suo impegno nell’opera di riappacifi­cazione, ricordando peraltro che «dalla sua costituzio­ne, la “mission” della Palacinema Sa è culturale, mentre quella della Enjoy Arena è commercial­e».

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Inaugurato 7 anni fa

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