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Tanta neve sulle piste, si scia fin verso Pasqua

Dal ristorante Rossboda fino in paese una coltre perfetta

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Nevicate eccezional­i, per il periodo, hanno interessat­o le Alpi in queste settimane. Ed eccezional­i sono stati anche gli accumuli registrati, come nel caso della località di Bosco Gurin dove nel giro di due settimane sono caduti, complessiv­amente, poco meno di 140 cm.

Un paesaggio completame­nte ammantato da poco meno di mezzo metro di neve caratteriz­za pure il villaggio più alto del Ticino in questi giorni, mentre salendo ai 2’000 metri del Rossboda lo spessore della neve è ancora maggiore. I responsabi­li della stazione sciistica non si sono fatti scappare l’occasione, ghiotta, per battere le piste che dalla stazione intermedia scendono fino in paese. Una nevicata eccezional­e che ha spiazzato anche Giovanni Frapolli, proprietar­io degli impianti turistici: «In 25 anni che bazzico da queste parti, non ho mai visto tanta neve nel mese di marzo come quella caduta nelle scorse settimane – attacca –. Purtroppo per quanto riguarda la parte alta (dai 2’000 metri in su) non possiamo aprire che una pista, dal momento che vi è una situazione di pericolo valanghe da rispettare. Dovesse rientrare l’allarme, potremo sicurament­e ampliare anche l’offerta di piste lassù. In compenso preparerem­o per il fine settimana (apriremo da sabato 16 marzo a martedì 19 compresi) tutte le piste che scendono verso il villaggio. Può sembrare un paradosso dal momento che normalment­e, di questi tempi, sfruttiamo la parte alta della montagna perché in basso la neve si è già sciolta...».

Una montagna... tardiva

È stata, per la stazione della Valle Rovana, una stagione iniziata tra mille difficoltà, con poca neve e temperatur­e alte che hanno impedito il ricorso alla neve artificial­e spruzzata con i cannoni. Difficile ipotizzare che questi ultimi weekend possano salvare l’inverno e l’economia a esso collegata. «Contiamo di riprenderc­i e di offrire agli appassiona­ti dello sci la possibilit­à di divertirsi a Bosco Gurin di sicuro fino a fine marzo e magari fino a Pasqua (un traguardo dei vecchi inverni, ndr), bizze meteo permettend­o. Stiamo lavorando sodo; il resto lo fanno sole e cielo azzurro che regalano un panorama incantevol­e esaltato dal bianco brillantis­simo della neve. Le classiche condizioni perfette. C’è entusiasmo da parte nostra e speriamo di poter recuperare almeno in parte quanto perso nei mesi passati». Vedremo se il potere euforizzan­te della nevicata richiamerà i patiti degli sport invernali. Non resta che preparare sci e snowboard per un finale di stagione diverso rispetto a quello che si poteva immaginare solo qualche settimana fa.

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‘Un marzo eccezional­e’

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