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Il Lugano si sveglia tardi e il Nyon ringrazia

- di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Dire che il Lugano, perdendo 86-82, ha buttato alle ortiche la gara è un eufemismo, ma a basket non si può giocare solo a sprazzi o negli ultimi 10 minuti. Per 30’ i bianconeri sono stati inguardabi­li, fatta eccezione per Bracelli e Hammond. Poi, nell’ultimo quarto han rimontato 19 punti, mancando di un niente la vittoria. Alla fine hanno pesato le 12 palle perse a 2 e l’11 su 17 nei liberi: Battey, solo 8 tiri ma ben 12 rimbalzi ottimo nel secondo tempo e il 4/10 di Sampson nei liberi una sentenza. Primo quarto a corrente alternata con il Lugano a scappare sul 4-11 al 4’ e poi subire un 7-0 che rimetteva tutto alla pari al 6’. Ultimo vantaggio bianconero sul 15-16 al 6’ e poi 4 minuti di buio, errori, palle perse, 6-0 per i padroni di casa e pausa sul 21-16. Percentual­i: 10/22 per Nyon, 7/18 per il Lugano con zero palle perse a tre.

Nel secondo quarto con i Tigers a sbagliare da ogni dove, 3 palle perse e 8-2 in 3’, 29-18. Time out che produce una palla persa su… rimessa, tanto per parlare di concentraz­ione. Si sveglia anche Battey, fino a quel momento 1/2 al tiro! Lugano che torna a -4, 36-32 al 7’. Poi di nuovo notte con il Nyon che si porta sul 48-34 all’8’, per chiudere sullo score di 50-38, con l’ultimo canestro quando mancava 1 secondo alla fine e su rimessa! Al tiro, 22/44 per i vodesi, 16/30 per i bianconeri, ma 1 palla persa a 8 che dice tutto. Quanto aggressive fossero le difese? 5 falli per parte in 20’!

Festival di triple in entrata di terzo quarto, cinque di fila e Lugano che torna a-9 al 4’, 55-46. Poi di nuovo di tutto e di più, anche dagli ondivaghi arbitri Töszer e Buttet, incapaci di equilibri, al contrario di Stupar, l’unica in campo a essere coerente e lineare. Fatto è che i padroni di casa, fra falli visti e non visti, piazzano un 10-0 e vanno a +21, e poi a +19 a fine quarto. Nyon 30/61 al tiro, Lugano 22/45, palle perse 1 a 10, 31 rimbalzi a 28.

Ultimo quarto con il Lugano vero in campo: con un arbitraggi­o adeguato, finalmente, ma forse han sentito fischiare le orecchie, il Lugano ha giocato come dovrebbe sempre fare: parziale di 13-27, grazie anche a una difesa a zona efficace: Hammond e Battey partono forte, mettono un 4-12 in 5 minuti, 67-77. Poi un altro strappo, con tripla di Donnelly e un incontenib­ile Hammond, e si va sull’80-79. Ford mette un canestro, poi, dopo una tripla mancata, Jaunin ne fa due: 84-79. Hammond 3 da 8 metri a -11” e poi, sul fallo, Jaunin mette i due liberi: 86-82

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