Camion gru si ribalta dopo aver completato il lavoro
Era impegnato nella sostituzione di un trasformatore
Si ribalta un camion gru impegnato in un delicato lavoro di scarico e posizionamento di un pesante trasformatore (si parla di diverse decine di tonnellate) in territorio di Avegno-Gordevio. È successo ieri, attorno alle 13.30, nelle vicinanze della stazione di servizio del Centro Punto Valle, in via Vallemaggia. Fortunatamente non ci sono state persone rimaste interessate dall’evento. Sul posto sono prontamente intervenuti i Civici pompieri di Locarno (per la pulizia del fondo dai liquidi fuoriusciti dal veicolo) e la polizia, per il disciplinamento del traffico e gli accertamenti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il grosso automezzo, arrivato in Vallemaggia dal Canton Vaud, aveva appena completato la rimozione di un vecchio trasformatore e la posa di uno nuovo (giunto nelle prime ore della mattinata con un trasporto speciale che ha causato rallentamenti alla circolazione tra Ponte
Brolla e Solduno), sfruttando la forza del suo braccio che si estende per decine di metri e in grado di spostare carichi impressionanti. A lavoro ultimato, i tecnici della ditta specializzata vodese avrebbero tolto i contrappesi. Ed è proprio in quell’istante che il grosso articolato si è letteralmente sollevato da terra su un lato e, trascinato dal braccio della gru, si è rovesciato all’interno della proprietà dell’Ofima, sfiorando un’automobile in sosta. Fortunatamente nessuno in quell’istante si trovava nelle immediate vicinanze ed è rimasto coinvolto nell’incidente. Numerosi testimoni, che in quel momento affollavano il bar della stazione di servizio, hanno assistito, increduli, alla scena. Alcuni dei presenti sono subito accorsi per prestare soccorso prima dell’arrivo di pompieri e polizia. Intervento fortunatamente inutile dal momento che gli operatori dell’automezzo sono rimasti illesi. di Davide Martinoni
Un’interrogazione interpartitica, lanciata dal Plr Daniel Mitric, ma firmata anche da esponenti del Centro, della Sinistra Unita, della Lega e dell’Udc, per chiedere al Municipio cosa intenda fare per potenziare e sviluppare il turismo congressuale. E con questo si intendono le infrastrutture, la mobilità e il marketing.
L’atto parlamentare parte dal presupposto che il turismo congressuale e vacanziero è il motore economico, culturale e sociale del Locarnese. Tuttavia, “dovendoci confrontare con il contesto concorrenziale internazionale, non possiamo vivere delle rendite passate; occorre continuare a investire, con nuove e moderne visioni, nel settore del turismo. Ne va dei posti di lavoro di numerose famiglie locarnesi e dei futuri posti di lavoro dei giovani”. E l’auspicio è rivolto in particolar modo alla Città, che “deve continuare a fare la sua parte” collaborando con Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli e Agenzia turistica ticinese. La necessità, scrive Mitric, è quella di “sviluppare un polo congressuale forte a Locarno in favore dell’intera regione del Locarnese e Valli, superando le attuali limitazioni legate alle capacità e disponibilità esclusivamente del vecchio Fevi. Su questo tema vi sono stati e vi sono pendenti alcuni atti parlamentari che vanno in questa direzione, così come alcune indicazioni sono date anche nel Rapporto di indirizzo della Commissione municipale economia. Questo può essere solo di buon auspicio per la promozione del turismo congressuale della Città e per la creazione di nuovi posti di lavoro”. Vengono poi ricordati investimenti importanti come il Palacinema, l’acquisto del Fevi e l’acquisto delle azioni Kursaal. Peraltro, bisogna “proseguire con un ulteriore sviluppo di questa strategia, nella misura in cui si elabori una strategia dei collegamenti ferroviari e stradali comodi, nonché di promozione marketing della nostra destinazione (si pensi ad esempio alla banconota da 20 franchi che