Appena 18enne ha rubato nelle auto. Sarà scarcerato
«Rispetto la Svizzera e le sue leggi». È quanto ha affermato ieri alle Assise correzionali di Mendrisio in Lugano un diciottenne che, a poche settimane dal raggiungimento della maggiore età, ha commesso i reati di furto aggravato, danneggiamento (ripetuto), violazione di domicilio (ripetuta) e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti (ripetuta). Il Presidente della Corte
Siro Quadri lo ha condannato a 12 mesi sospesi e all’espulsione dalla Svizzera per sei anni. Una pena giunta da un accordo tra il procuratore pubblico Pablo Fäh e l’avvocato della difesa Pascal Cattaneo.
Una refurtiva da 14mila franchi
Il diciottenne marocchino residente al Centro federale d’asilo di Pasture, nell’ottobre 2023, insieme a un suo correo, ha sottratto in nove occasioni accertate merce per un valore complessivo di poco oltre i 14mila franchi: in quattro casi i due hanno scassinato delle auto e rubato il contenuto presente all’interno; oggetti di poco valore tranne in un episodio nel quale c’era uno zaino con delle macchine fotografiche del valore di oltre 12mila franchi. Il reato non si limitava solo al furto, ma anche al danneggiamento del veicolo con tanto di sputi, graffi alla carrozzeria e bruciature di sigarette sui sedili. Escludendo un episodio avvenuto sul Tilo tra Balerna e Taverne, gli altri fatti sono avvenuti in seguito a una violazione di domicilio.
Potrà rimanere in Europa
Durante la fase di interrogatorio il giudice si è soffermato sul passato del neodiciottenne. Dopo aver girovagato per il continente tra Francia, Belgio e Spagna dove ha anche lavorato come barbiere, è giunto in Svizzera. Il suo desiderio però è quello di andare dai suoi zii in Belgio: «Ne ho già parlato con loro e mi accoglierebbero a Bruxelles – ha affermato il giovane in aula –. Nel mio Paese non mi è rimasto più niente». Il pp nella sua requisitoria si è solo limitato a sottolineare la pena accordata con Cattaneo, anche se non erano concordi sull’iscrizione al Sistema d’informazione di Schengen (Sis) e la relativa espulsione dall’Europa. Su questo punto Cattaneo ha sottolineato che il suo assistito «vorrebbe restare in Europa. Parla anche francese e ha iniziato un apprendistato come barbiere. Ha quindi tutti i requisiti per crearsi una vita in Europa data anche la giovane età. Ha ancora tutto il futuro davanti a sé». Il giudice, ritenendo pur gravi i reati commessi, ha voluto dare una seconda chance al giovane: «Data l’età, il comportamento tenuto oggi in aula e che è incensurato, potrà ricostruirsi una vita, ma fuori dalla Svizzera». Il tempo delle pratiche e il diciottenne uscirà dal carcere. Su di lui, comunque, per i prossimi quattro anni graveranno i 12 mesi sospesi.