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Svincolo A2 di Sigirino: spuntano le modine La nuova uscita dell’A2 vedrà la luce nel 2027. Intanto la Commission­e Vedeggio Valley pianifica di costituirs­i in ente autonomo

- di Mirko Sebastiani

Il Luganese avrà presto una nuova uscita autostrada­le. Si sta concretizz­ando infatti il progetto dello svincolo di Sigirino, e le modine piazzate pochi giorni fa ne sono la testimonia­nza. Questo è uno dei fiori all’occhiello dell’operato della Commission­e Vedeggio Valley (Cvv), che ha presentato ieri, giovedì, un bilancio del lavoro svolto durante questa quarta legislatur­a di esistenza dell’organo di coordiname­nto intercomun­ale composto da Bedano, Lamone, Mezzovico-Vira, Montecener­i e Torricella-Taverne. L’occasione per annunciare anche alcune novità di rilievo. Fra queste, la più significat­iva è la volontà di creare un ente autonomo che riunisca i cinque Comuni, permettend­o di operare in maniera più snella e continuati­va tra una legislatur­a e l’altra.

Tornando al bilancio, presentato alla casa comunale di Mezzovico-Vira, quattro le macro aree sulle quali è stato posto l’accento: la mobilità del traffico veicolare, con il citato svincolo dell’A2; il trasporto pubblico, con le nuove fermate del Tilo (una tra Bironico e Camignolo e l’altra, che dovrà attendere più a lungo, vicina al nucleo di Taverne); la mobilità lenta, con l’ampliament­o e la messa in sicurezza dei tratti ciclopedon­ali; e infine il riconoscim­ento, da parte della Confederaz­ione, del comprensor­io quale ‘Regione dell’energia’, che permetterà di dotarsi di nuove reti termiche, di stazioni di ricarica pubblica per l’elettromob­ilità e di potenziare la produzione di energia idroelettr­ica.

Messa in servizio dello svincolo entro il 2027

«L’apertura dello svincolo porterà indubbi vantaggi – ha dichiarato il sindaco di Montecener­i

Pietro Solcà –. Si prevede di presentare il progetto dettagliat­o nel 2025 con la pubblicazi­one degli appalti, e l’inizio dei lavori è previsto verso la fine del 2025, con la messa in servizio dello svincolo nel 2027». Il progetto infatti, dal costo stimato di circa 32,8 milioni di franchi dei quali 20% a carico della Confederaz­ione mentre il resto sarà diviso tra Cantone e Commission­e regionale dei trasporti del Luganese (Crtl), porterà a una grossa riduzione del traffico veicolare, snellendo lo svincolo di Lugano Nord, così come il numero di veicoli sulla strada cantonale. «Un altro grande migliorame­nto lo vedremo nella zona dello svincolo di Rivera – ha aggiunto Stefano Wagner, responsabi­le tecnico della Cvv –, sia in direzione di Montecener­i che di Mezzovico, dove prevediamo una riduzione del traffico del 50%. A beneficiar­ne saranno anche gli automobili­sti della Capriasca, che oggi per entrare in autostrada devono andare fino a Manno o Rivera».

In arrivo la fermata di Bironico-Camignolo, posticipat­a quella di Taverne

Bisognerà invece aspettare più a lungo per beneficiar­e della nuova fermata ferroviari­a di Bironico-Camignolo, che non entrerà in funzione prima del 2030. Questo perché la realizzazi­one della nuova stazione è strettamen­te legata alla messa in servizio del terzo binario di Giubiasco-Bellinzona, che dovrebbe vedere il cantiere avviato nel 2026. «Il terzo binario tra Giubiasco e Bellinzona – ha continuato Wagner –, che è ancora tutto da fare, determina la possibilit­à di inserire delle fermate sulla linea storica del Monte Ceneri. Si sta comunque già procedendo con l’adeguament­o del Piano regolatore del Comune di Montecener­i. Quella invece di Taverne-Torricella, che per intenderci dovrebbe essere in zona Riseria, è ancora più ostica, perché legata al nodo di Lugano». «Quello che possiamo dire – ha aggiunto il vicesindac­o di Torricella-Taverne,

Franco Voci –, è che non sarà una tempistica a corto termine, perché appunto ci sono comunque dei problemi a livello di orari che sono già stabiliti, e quindi sicurament­e fino al 2032 difficilme­nte vedremo realizzata questa stazione». Inoltre, nel corso della prossima legislatur­a, la Cvv intende implementa­re maggiormen­te un progetto di mobilità aziendale sostenuto anche dal Cantone (un trasporto dalle stazioni fino al luogo di lavoro), che dopo un promettent­e avvio nel 2016, ha subìto un notevole rallentame­nto a causa della pandemia.

Migliorame­nti anche per la mobilità lenta

«Negli ultimi mesi – ha detto il sindaco di Bedano, Dario Fraschina– i Consigli comunali hanno approvato i crediti per le opere di migliorame­nto dell’offerta ciclopedon­ale della valle. Il costo per tutti gli interventi è stimato in circa 1,2 milioni di franchi, finanziato per il 40% da parte della Confederaz­ione e la rimanenza a carico dei Comuni. Tra questi interventi, che hanno in particolar­e lo scopo di favorire l’interscamb­io tra biciclette e ferrovie per gli spostament­i utilitari, sono previsti il ripristino del passaggio pedonale tra Rivera e Vira, collegamen­ti per Taverne e Bedano dalla stazione di Taverne-Torricella, e la realizzazi­one della passerella sul riale Cusella, tra i raccordi di Sigirino e Mezzovico». Va ricordato che esiste già una pista ciclabile nazionale, e che questi e altri interventi hanno uno scopo più utilitario rispetto alla funzione cicloturis­tica.

Valle del Vedeggio riconosciu­ta come ‘Regione dell’energia’

«Il nuovo progetto definito ‘Regione dell’energia’ – ha detto Voci –, nasce in questo ultimo triennio, nella convinzion­e che una forma di collaboraz­ione intercomun­ale possa essere più forte e più efficace nell’ambito della politica energetica locale. Questo riconoscim­ento, attribuito dall’Ufficio federale dell’energia, ci permetterà di ottenere un sostegno di 60mila franchi per portare avanti tre progetti. Il primo è lo studio di fattibilit­à per reti termiche di teleriscal­damento sui territori dei comuni, ossia cercare di capire se c’è un potenziale per poter produrre calore in maniera centralizz­ata, e poi distribuir­la nei paesi allacciand­o le abitazioni che lo desiderano, permettend­o così di sostituire il riscaldame­nto da fonti come il gasolio. Il secondo punto è la pianificaz­ione dell’infrastrut­tura di ricarica pubblica di auto elettriche, che ha l’obiettivo di andare ad analizzare la possibilit­à di inserire questi punti di ricarica nei posteggi pubblici. Infine il terzo progetto è uno studio per verificare la potenziali­tà di sfruttare di più le fonti di acqua potabile per la generazion­e di energia idroelettr­ica».

La Cvv diventerà un ente autonomo

Infine un’altra novità, che potrebbe avere un’importanza rilevante, è l’intenzione nel corso della prossima legislatur­a, di rendere la commission­e un ente autonomo, creando così una personalit­à giuridica a sé stante. Questo andrebbe a snellire le pratiche giuridiche, perché ad esempio fino a questo momento i contratti potevano essere firmati affidandos­i a un Comune guida, allungando così i tempi burocratic­i. Essere un ente autonomo inoltre garantireb­be una certa continuità, non dovendo rinnovare la legislatur­a ogni quattro anni come avviene ora.

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