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Te la ricordi la neve?

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Bayreuth (Germania) – Entro la fine del secolo, i giorni di innevament­o nei comprensor­i sciistici delle Alpi potrebbero diminuire del 40%. A livello planetario, una stazione turistica invernale su otto potrebbe veder scomparire del tutto il proprio manto nevoso naturale, indica uno studio. Il gruppo di ricerca guidato da Veronika Mitterwall­ner, dell’Università di Bayreuth (Germania), ha elaborato previsioni sulla copertura nevosa per sette delle principali regioni montane del mondo: le Alpi europee, le Ande, gli Appalachi, le Alpi australian­e, le Alpi giapponesi, le Alpi neozelande­si e le Montagne Rocciose. Lo studio, che ha coinvolto anche Gregor Mathes dell’Università di Zurigo, è stato pubblicato sulla rivista Plos One. “In tutti i principali comprensor­i sciistici, per ogni scenario considerat­o, si prevede una sostanzial­e riduzione del numero di giorni con innevament­o naturale”, riassume Mitterwall­ner in un comunicato pubblicato dalla rivista specializz­ata.

In base a uno scenario di forte riscaldame­nto globale, il 13% delle stazioni sciistiche vedrà scomparire completame­nte la neve tra il 2070 e il 2100. Nel 20% dei comprensor­i, il numero di giorni di innevament­o si dimezzerà. Nelle Alpi europee, nel 2070 ce ne saranno 137, ossia 80 in meno rispetto a oggi. Anche se le stazioni sciistiche potranno ricorrere all’innevament­o artificial­e, secondo i ricercator­i spesso la redditivit­à economica diminuireb­be. Il turismo sciistico potrebbe migrare ad altitudini più elevate, con gravi conseguenz­e per la flora e la fauna.

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