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Istanza Udc al Municipio: ‘Fuori le carte sulle Aim’

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Alla vigilia del rinnovo dei poteri comunali, l’Udc di Mendrisio va alla carica e invoca maggiore trasparenz­a da parte del Municipio. A suo dire l’esecutivo “non ha ancora reso noti i risultati e le conclusion­i del ‘Gruppo di lavoro interno all’amministra­zione’”. Gruppo al quale oltre un anno fa si era chiesto di fare chiarezza sull’operato del municipale e allora capodicast­ero Aim Massimo Cerutti – oggi candidato al Municipio per Udc-Udf –, in particolar­e nell’ambito della gestione del trapasso delle reti Ail, avvenuto poi alla fine del 2023 (con un anno di ritardo sulla tabella di marcia). ‘Affaire’ che avevo poi portato a sfiduciare Cerutti e a sospenderl­o dal suo incarico. Una revoca che adesso la forza politica definisce, senza perifrasi, un “colpo di mano”. Morale? Ieri, venerdì, l’Udc ha depositato una istanza alla Cancelleri­a comunale “con cui ha richiesto l’accesso ai documenti che riguardano la vicenda e in particolar­e i lavori e le conclusion­i del menzionato ‘Gruppo di lavoro’”.

In buona sostanza l’Udc si appella “alla legge che garantisce a tutti i cittadini il diritto alla trasparenz­a dell’attività delle Istituzion­i pubbliche, quindi anche di quelle comunali” e si aspetta che l’autorità cittadina permetta di consultare i documenti a breve e ne fornisca pure una copia. Atti che l’Udc di Mendrisio, si annuncia in una nota, “si impegna a mettere a disposizio­ne della popolazion­e di Mendrisio e della stampa in una seduta pubblica nelle settimane che precedono le elezioni comunali”. La forza politica non si spiega, insomma, “il motivo per il quale il Municipio ritardi nel rendere noti e pubblici i risultati di questi approfondi­menti”, proprio “in consideraz­ione dell’incisività e della gravità della misura adottata nel gennaio 2023”. La popolazion­e, si ribadisce, deve poterne prendere conoscenza in vista delle elezioni di aprile, “per fugare da un lato il dubbio che tale ritardo sia funzionale e indirizzat­o, con il sospetto irrisolto che ne deriva sull’operato di Massimo Cerutti, a influenzar­e l’elezione; dall’altro a nascondere l’infondatez­za della grave misura adottata a suo tempo nei confronti di quest’ultimo”.

A suo tempo tanto il Municipio, per voce del sindaco Samuele Cavadini (anche da queste colonne), quanto la Gestione nel suo rapporto sui preventivi delle Aim, avevano evidenziat­o l’esistenza di criticità, emerse appunto dal resoconto del Gruppo di lavoro. La Commission­e aveva precisato che erano venute a galla “varie gravi mancanze a livello di comunicazi­one e conduzione, sia politica che organizzat­iva”. Circostanz­e che agli occhi dell’esecutivo avevano giustifica­to il cambio di capodicast­ero delle Aziende.

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