I più piccoli
La maggior parte degli organismi viventi più piccoli appartengono a quelli che vengono chiamati “microrganismi”. Sono più piccoli di un millimetro e non possono essere visti a occhio nudo ma solo attraverso un microscopio. “Micro”, infatti è una parola che deriva dal greco e si riferisce proprio alla grandezza, significando “piccolo”. Ci sono altri animali leggermente più grandi o di grandezza simile, ma che non sono considerati microrganismi. Per esempio, il granchio più piccolo misura appena 0,09 millimetri mentre due insetti della famiglia dei Mimaridi, chiamati Kikiki huna e Tinkerbella nana, 0,25 millimetri aggiudicandosi probabilmente il primato degli animali più piccoli a essere in grado di volare. Anche tra i vertebrati ci sono animali minuscoli. Il più piccolo si trova nella foresta pluviale della Papua Nuova Guinea, è un anfibio che si chiama Paedophryne amauensis lungo meno di otto millimetri. Anfibi altrettanto piccoli sono stati scoperti anche nelle foreste pluviali tropicali. Si pensa che siano specializzati a mangiare insetti e acari minuscoli, troppo piccoli per gli anfibi più grandi. Sulla lista troviamo anche il pipistrello calabrone, che arriva a pesare a malapena due grammi.
A cercar bene, nell’acqua si può scoprire un cavalluccio marino grande appena 13 millimetri e la carpa paedocypris, il pesce più piccolo del mondo. Questo piccolo esserino supera il centimetro di grandezza, è completamente trasparente (gli si vedono le interiora) e purtroppo è a rischio estinzione.