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Metto una pulce nell’orecchio

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Gli effetti e le ricadute sui proprietar­i della Nuova Legge sulla Pianificaz­ione (NLP) votata dal popolo nel 2013 invitano a presentare quanto prima una domanda di costruzion­e per avere strumenti e argomenti per ottenere un indennizzo che compensi la perdita economicam­ente dolorosa del valore della proprietà.

In pratica è meglio premunirsi inoltrando domande di costruzion­e palliative spalancand­o le porte alla speculazio­ne edilizia e fondiaria e vanificand­o i risvolti positivi della pianificaz­ione. La legge propone misure concrete e sostenibil­i a salvaguard­ia dello spazio comune definendo zone di pianificaz­ione che congelano la situazione esistente bloccando edificazio­ni inutili e proponendo modifiche sostanzial­i di PR. A Biasca l’estensione della zona edificabil­e risulta sovradimen­sionata. I terreni edificabil­i liberi sul fondovalle superano del 30% le riserve ammesse (dati Masterplan) e non tutti i terreni già edificati sono sfruttati completame­nte. Il Comune deve fornire al Cantone la tabella della contenibil­ità e il compendio dello stato dell’urbanizzaz­ione entro ottobre aggiornand­o le potenziali­tà edificator­ie con dezonament­i e diminuzion­e dei parametri edilizi.

In mancanza di questi atti il Dipartimen­to del territorio sospenderà le procedure di modifica del PR bloccando le licenze di costruzion­e. I criteri per raggiunger­e gli obiettivi previsti vanno discussi e condivisi, non taciuti prima di applicarli unilateral­mente aprendo la strada a contenzios­i legali infiniti. La legge non prevede nessun automatism­o fra dezonament­o e indennizzo. Non invidio i politici che dovranno applicarla e spiegarne gli effetti ai proprietar­i lasciati con la “Peppa tencia” in mano, con rabbia di difficile gestione e disillusio­ne nei confronti della politica più che comprensib­ile.

Elio Rè, Biasca

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