laRegione

Un primo assaggio del grande rilancio

La mostra a Sasso Corbaro quale anteprima del vasto progetto di valorizzaz­ione della Fortezza, nel frattempo lievitato da 14 a 23 milioni di franchi

- di Giacomo Rizza

L’arrivo della primavera completa l’offerta turistica della Fortezza di Bellinzona. Da oggi, sabato 23 marzo, riaprono infatti i castelli di Montebello e Sasso Corbaro, i cui spazi espositivi vanno ad aggiungers­i a quelli di Castelgran­de accessibil­i tutto l’anno. La novità è la mostra temporanea a Sasso Corbaro incentrata sulla storia dei tre manieri turriti: video, disegni, interviste, reperti storici e attività interattiv­e danno vita a un’esposizion­e pensata per far comprender­e ai visitatori le origini, le trasformaz­ioni architetto­niche e il valore assunto dal complesso fortificat­o nel corso dei secoli, fino ad arrivare – dopo il periodo di declino che ha seguito il raggiungim­ento dell’aspetto monumental­e sotto l’impulso dei duchi di Milano nel XV secolo – alla più recente valorizzaz­ione in chiave culturale e turistica, forte anche dell’entrata nel Patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2000.

Per arrivare in cima alle attrattive turistiche e culturali svizzere

Una valorizzaz­ione – le prime riflession­i sono iniziate ormai un decennio fa – che il Comune di Bellinzona è determinat­o ad accentuare notevolmen­te per portare la Fortezza turrita in cima alle attrattive turistiche e culturali svizzere. E la presentazi­one di ieri della nuova esposizion­e a Sasso

Corbaro (visitabile fino al prossimo 3 novembre), è stata l’occasione per la Città di fare il punto della situazione sul pianificat­o rilancio dei castelli, considerat­o uno dei filoni di sviluppo prioritari a partire dall’aggregazio­ne del 2017 e avviato con il passaggio di consegne tra l’Organizzaz­ione turistica regionale Bellinzone­se e Alto Ticino (Otr-Bat) e il Comune. Comune che nel 2019 ha preso in mano la gestione dei tre manieri con la collaboraz­ione e il coinvolgim­ento dell’OtrBat, in particolar­e per quanto riguarda gli aspetti operativi. Il progetto di valorizzaz­ione mira in particolar­e a rinnovare l’offerta turistica-museale della Fortezza, puntando su una messa in scena di natura storico-divulgativ­a con l’apporto di tecnologia e realtà virtuale. E la mostra che si inaugura oggi, particolar­mente rivolta a trasmetter­e il valore di un simile complesso fortificat­o e un senso di apparenza e identità verso tale patrimonio, è considerat­o un assaggio del concetto espositivo immaginato in futuro per tutti i castelli. Il progetto prevede inoltre una serie di interventi complement­ari che riguardano le vie d’accesso, la segnaletic­a, gli spazi di accoglienz­a dei turisti, la ristruttur­azione della murata e della cinta muraria. Il tutto attraverso un unico filo conduttore con vari elementi e installazi­oni. La prima fase, è stato spiegato ieri durante la conferenza stampa, si concentrer­à in particolar­e su Castelgran­de e Sasso Corbaro. A Montebello (maniero al centro della seconda tappa) sono comunque previsti alcuni interventi provvisori per l’accoglienz­a dei visitatori. L’importante investimen­to sarà sostenuto anche dal Cantone (proprietar­io dei manieri), che dovrebbe contribuir­e con circa metà dell’importo. Per la futura gestione della Fortezza ci si immagina una Fondazione, di cui faranno parte tutti i partner coinvolti.

‘Messaggio in Cc prima dell’estate’ Fabio Käppeli, capodicast­ero Finanze, economia e sport, e Davide Caccia, direttore del Settore

cittadino finanze e promozione economica, hanno confermato l’aumento dell’investimen­to necessario per la prima fase della valorizzaz­ione: dai 14 milioni prudenzial­mente annunciati nel 2020 nel messaggio per avviare la progettazi­one, si è nel frattempo passati a 23 milioni. È questa la cifra – comprenden­te i primi lavori già effettuati come la sostituzio­ne dell’impianto di illuminazi­one e le migliorie per arginare le barriere architetto­niche – che il Municipio inserirà nel messaggio per la fase di realizzazi­one. Messaggio che l’esecutivo vuole licenziare all’attenzione del Consiglio comunale prima dell’estate, ha indicato Käppeli, per poi procedere con i vari interventi nell’arco di 3-4 anni. Avvicinato da laRegione, Käppeli indica che l’aumento dell’investimen­to previsto, da 14 a 23 milioni, è giustifica­to da alcune aggiunte e adattament­i del progetto, dal rincaro delle materie prime e soprattutt­o dai costi necessari per il personale che si occuperà di ideare e promuovere l’offerta espositiva. Il credito di 23 milioni comprender­à inoltre i 500mila franchi necessari per la progettazi­one della seconda fase, la cui realizzazi­one durerebbe tre anni (l’investimen­to e l’inizio dei lavori non sono ancora stati quantifica­ti).

Offerta combinata con Villa dei Cedri

Da oggi i tre castelli saranno aperti al pubblico 7 giorni su 7 dalle 10 alle 18. Quest’anno è stata ideata una nuova promozione legata alle esposizion­i temporanee grazie alla collaboraz­ione tra la Fortezza e Bellinzona Musei con il Museo Villa dei Cedri, offrendo un biglietto combinato – chiamato Expo Pass Bellinzona – che permette l’accesso alle tre esposizion­i temporanee di Castelgran­de, Sasso Corbaro e Museo Villa dei Cedri. Tutte le informazio­ni sul sito www.fortezza .

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TI-PRESS Dopo anni di progettazi­one si profila l’avvio degliinter­venti
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TI-PRESS Da oggi nel castello turrito piùpiccolo

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