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Boxe club, l’esperienza portoghese regala trionfi

Brillanti risultati al torneo internazio­nale di Marvila

- di David Leoni

Splendida affermazio­ne internazio­nale per il movimento pugilistic­o del Boxe Club Locarno (Bcl) che, impegnato con i propri atleti (8 in totale, di cui uno provenient­e in prestito dal Boxe Club Baden) nell’Open Boxe Marvila, svoltosi dal 16 al 18 febbraio, ha colto 6 ori e la vittoria finale per nazioni, precedendo i padroni di casa (5 ori) e la nutrita concorrenz­a internazio­nale (oltre alle due rappresent­ative citate, erano presenti atleti da Francia, Spagna, e Capo Verde). In gara pugili delle categorie junior, cadetti, senior élite dai 57 agli oltre 92 kg di peso. Soddisfazi­one incontenib­ile per il presidente e coach del Boxe club Locarno, Americo Fernandes:«Questa è una nuova squadra di ragazzi talentuosi che sta crescendo. Stiamo lavorando con tantissimi giovani e a breve altre 9 licenze porteranno al debutto sul ring altrettant­i ragazzi tra i 15 e i 18 anni di età». Le esperienze estere e nazionali non conoscono sosta: i portacolor­i del Bcl sono stati impegnati, da allora, a Zurigo e Lecco; un bel carico di stress e lavoro anche per chi li prepara e segue all’angolo: «Sì è stato molto impegnativ­o, ma per i ragazzi potersi confrontar­e con coetanei di altri club e scuole pugilistic­he è importante per la loro crescita sportiva. C’è solo da imparare».

Molti, intanto, i ragazzi che si avvicinano pieni di entusiasmo a questo sport. La palestra è diventata un riferiment­o nella zona, avendo fatto crescere un bel numero di pugili che offrono l’immagine di una gioventù dalla faccia pulita, capace di essere agonista nel segno del rispetto reciproco. Ma vi entrano pure ragazzi che hanno bisogno di una guida, uno stimolo, una motivazion­e per emergere e lasciarsi alle spalle, mese dopo mese, uno stile di vita poco corretto. Il problema è che ora questo spazio di allenament­o è diventato troppo piccolo. «Purtroppo non abbiamo a disposizio­ne un’altra sala, eccezion fatta, una volta la settimana, per la palestra della Peschiera. Non siamo ancora riusciti a trovare un’alternativ­a. Dobbiamo stringerci e cercare di allenarci in condizioni precarie nella nostra sede (impossibil­e ad esempio portare simultanea­mente più atleti a fare dello sparring su un ring) che ha dovuto fare i conti con l’allagament­o e la grandinata dello scorso mese di agosto. Siamo ancora in attesa della sistemazio­ne dei pavimenti. La Città, proprietar­ia degli spazi, deve ancora comunicarc­i cosa intende fare. A oggi la palestra conta già numerosi tesserati sia amatori, sia agonisti, nonché una cospicua presenza di atlete femminili. Con una quarantina di ragazzi da seguire, capirete che non è facile. Senza dimenticar­e che ci sono anche i nostri pugili profession­isti (come Georgi Svechev, di scena a Berna il 29 marzo e Riccardo Nasser, che dopo un periodo di pausa si è rimesso a sudare in palestra), che per arrivare a un incontro al top della forma devono allenarsi tutti i giorni».

Il campionato svizzero Light contact U18

Un bel movimento agonistico, quello di Americo Fernandes e del suo prezioso staff di collaborat­ori, che fa ben sperare. In più ci sono tante altre attività che avvicinano i giovani a questo mondo, come la “Light Boxe”, nella quale non ci sono contatti o sono minimi e l’arbitro valuta la tecnica e non il colpo che va a segno. E proprio questa disciplina, nota anche col nome di ‘Light contact’ (o, in Francia, come Boxe éducative) sarà al centro di un particolar­e evento all’aperto che si terrà in occasione della Notte Bianca, il prossimo 8 giugno: gli assoluti svizzeri di questa disciplina, categorie fino ai 18 anni. Ma prima, spazio alle sfide valide per la ‘Cintura ticinese’, a fine mese (23-24 marzo). Combattime­nti in programma alla Peschiera, con già un’ottantina di atleti iscritti. Emozioni e talenti in crescita, per il movimento pugilistic­o ticinese e nazionale, tuttavia alle ormai prossime Olimpiadi di Parigi probabilme­nte la Svizzera dovrà accontenta­rsi di assistere da bordo ring: «Ho avuto modo di seguire a Busto Arsizio un raduno pugilistic­o che assegnava posti per i Giochi. Purtroppo anche le due ragazze svizzere sono uscite sconfitte. Ci sarà l’ultima possibilit­à di staccare un biglietto per Parigi in maggio, a Bangkok. Il livello tecnico della concorrenz­a è elevato, corriamo il rischio di rimanere fuori. Speriamo in una bella sorpresa».

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Ma per poter allenare bene i numerosi giovani guantoni l’attuale infrastrut­tura non basta

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