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Città Vecchia pedonale

- di Giulia Augugliaro, candidata per il Ps a Municipio e Cc di Locarno

La chiusura al traffico di transito di Città Vecchia era tra le varie misure accompagna­torie prospettat­e dal Piano dei trasporti del Locarnese e Vallemaggi­a (Ptlv) in vista dell’apertura della galleria Mappo-Morettina. Eppure, quasi trent’anni dopo, in via Borghese transitano fino a 6’000 veicoli al giorno in quella che è stata definita una zona d’incontro (20 km/h). A causa del traffico non c’è spazio per questo “incontro”. Le persone che risiedono, lavorano e fruiscono di Città Vecchia devono invece subire l’inquinamen­to fonico e ambientale e la precaria sicurezza durante gli spostament­i a piedi o in bici. Lo spazio pubblico deve acquisire un valore ben diverso per una Città che vuole accrescere la propria attrattivi­tà: spazio d’aggregazio­ne, spazio sociale, spazio per il quartiere. Solo così si possono migliorare la qualità di vita e il benessere delle persone e del tessuto socio-economico. Lo scorso novembre, in occasione del processo partecipat­ivo nell’ambito del Pac, che traccerà la via verso la Locarno del 2040, la maggioranz­a delle cittadine e dei cittadini di Città Vecchia voleva la pedonalizz­azione del proprio quartiere. Invece la città di Locarno, che si vanta di voler ascoltare la voce delle persone, progetta un autosilo sotto il parco Balli (o futuro ex parco Balli?). Non c’è progetto più controprod­ucente della realizzazi­one di un generatore di traffico nel cuore del quartiere storico che di fatto condannere­bbe la via Borghese a rimanere per sempre un asse stradale.

Lo spazio pubblico è la scenografi­a della nostra vita e solo approprian­docene possiamo far rifiorire, anche a favore dei commerci, un quartiere stretto nella morsa del traffico. La settimana scorsa, per permettere lavori di pavimentaz­ione, via Borghese è stata chiusa al traffico. La gente, incredula per l’improvvisa pace, è scesa per strada, le bambine e i bambini giocavano a pallone e a racchette e disegnavan­o fiori sull’asfalto appena posato. Il quartiere vibrava di vita. Un momento magico durato pochi istanti: via le transenne, tutto è tornato grigio e rumoroso ed è ripartito il balletto per scansare le automobili.

È fondamenta­le dare il via a un processo di rigenerazi­one urbana di Città Vecchia, in cui il benessere delle persone, l’attrattivi­tà dei commerci e la valorizzaz­ione del nostro patrimonio culturale tornino a essere al centro dell’attenzione. E la pedonalizz­azione è il primo passo!

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