Terzo massiccio attacco russo in quattro giorni
È bastata una manciata di secondi a riportare al massimo il pericolo di uno sconfinamento della guerra in territorio Nato. Nella lunga notte di bombardamenti russi sull’Ucraina – compresa Kiev e la città occidentale di Leopoli – uno dei missili da crociera di Mosca ha violato brevemente (per 39 secondi) i cieli della Polonia, ha denunciato l’esercito di Varsavia che, in risposta, ha fatto decollare i caccia a difesa del territorio. Il ministero degli Esteri polacco ha annunciato che chiederà spiegazioni a Mosca per “questa nuova violazione del suo spazio aereo”. Conseguenze inevitabili di una guerra che prosegue mentre le tensioni tra Russia e Ucraina si fanno sempre più accese, all’indomani della strage di Mosca. Quella tra sabato e domenica è stata un’altra notte di raid in tutta l’Ucraina. Il terzo massiccio attacco missilistico negli ultimi quattro giorni, lanciato con 14 bombardieri strategici Tu-95MS. Una salva di 29 missili e 28 droni è stata scagliata su otto regioni, compresa la capitale e dintorni dove sono stati abbattuti 10 razzi. Secondo il ministero della Difesa, sono state colpite “infrastrutture elettriche, dell’industria del gas e stabilimenti dove vengono assemblati droni marini”. Il presidente Zelensky è tornato a chiedere all’occidente «difesa aerea, armi a lungo raggio, artiglieria, sanzioni, confisca dei beni russi, sostegno al nostro Paese». Nell’attesa di decisioni concrete sul sostegno degli alleati, Kiev prosegue i suoi attacchi oltre il confine e in Crimea, dove ha rivendicato di aver colpito due grandi navi anfibie russe a Sebastopoli, oltre al centro di comunicazione e alcuni siti infrastrutturali della flotta di Mosca.