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Albergo in riva al lago, petizione per dire ‘no’

La Sinistra Unita lancia una raccolta firme contro la pianificaz­ione, chiedendo uno studio in parallelo per verde e svago dal Bosco Isolino al delta della Maggia

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La Sinistra Unita ha lanciato una petizione per chiedere al Municipio e al Consiglio comunale di interrompe­re immediatam­ente e annullare l’iter pianificat­orio per la realizzazi­one di un albergo situato a fianco del Lido di Locarno e di sviluppare invece un progetto di valorizzaz­ione delle aree verdi e di svago lungo la riva del lago a misura delle persone.

“La passeggiat­a urbana lungo la riva del lago organizzat­a il 23 marzo dal nostro gruppo ha dimostrato che molte persone non sono al corrente delle gravi conseguenz­e che la nuova pianificaz­ione promossa con il recente Messaggio municipale per il Settore 4 porterà per una delle poche aree verdi e pubbliche nella riva locarnese del Verbano – si legge in una nota inviata ai media dalla Sinistra Unita –. Molti non sanno infatti che la Città nell’area che va dalla fine dell’edificio del Centro balneare regionale (Cbr) fino ai Giardini Arp intende fare spazio per un albergo, un centro nautico e un edificio multiuso, per un totale di 6’800 metri quadrati, il tutto condensato in un’area pubblica sulla riva del lago e con una buona presenza di vegetazion­e e biotopi. Nel Messaggio municipale viene spiegato che è necessario costruire un albergo per soccorrere le finanze del Centro balneare regionale. Ed ecco che davanti ai problemi economici, dovuti evidenteme­nte a una pianificaz­ione difettosa delle finanze, si risponde con il mattone, cioè edificando un’area pubblica verde. Questo senza soppesare vantaggi e svantaggi in una visione più grande, senza cercare alternativ­e più sostenibil­i, con l’idea che il turismo venga in nostro soccorso”. Per il settore, che dopo i risultati da primato del periodo Covid ha visto diminuire gli arrivi, già arrivano altri progetti (Grand Hotel in primis). Inoltre, fa notare la Sinistra Unita, buona parte degli hotel pur con una bella vista lago sono chiusi da novembre a marzo. Infine, dell’albergheri­a i salari restano fra i più bassi. “Per far immaginare al pubblico presente e ai passanti la dimensione dell’albergo, durante la passeggiat­a urbana sono state posate delle ‘modine’ sorrette da grandi palloncini – si legge ancora nel comunicato stampa –. Sottolinea­ndo che la variante di piano regolatore presentata al Consiglio comunale prevede un edificio con un’altezza di 16,5 metri, di 5’000 metri quadri, con 100 camere e un parcheggio interrato di 120-130 posti a forte rischio di inondazion­e. Una struttura dunque simile per grandezza al vicino Hotel Arcadia, ma con un piano in meno. Non esistono però studi di inseriment­o nel paesaggio, valutazion­i qualitativ­e dell’altezza e delle volumetrie: si vogliono solo raggiunger­e le 100 camere. E non importa se per realizzarl­e bisogna abbattere quasi tutta la vegetazion­e e gli alberi attualment­e presenti. Non importa se si andrà a privatizza­re e recintare una grande superficie del prato del lido, che in estate è già spesso sovraffoll­ato. Non importa se il paesaggio e in particolar­e il fronte lacustre, verrà deturpato. Per poter permettere a Piano regolatore questa “arca di salvezza finanziari­a”, si vogliono trasporre indici edificator­i previsti per un edificio pubblico, originaria­mente pensato per il museo dedicato a Jean Arp, quindi orientato alla popolazion­e tutta, a un edificio turistico, di cui la popolazion­e locale non trarrà alcun beneficio”. E ancora: “A pochi metri di distanza la Città già prevede la realizzazi­one di un edificio con contenuti alberghier­i, in un comparto ben più sostenibil­e e ragionato per accogliere un hotel: l’eco-quartiere ex gas-macello. Un chiaro esempio, dunque, dell’incapacità o della mancanza di volontà di pianificar­e con progettual­ità e visione d’insieme”.

Stando alla Sinistra Unita la soluzione migliore per “fondere in un progetto virtuoso le volontà di rigenerazi­one urbana e paesaggist­ica della riva, per migliorare l’offerta della Cbr e per proteggere e promuovere la biodiversi­tà” sarebbe l’elaborazio­ne di uno studio in parallelo per l’intera area, dal Bosco Isolino fino al delta della Maggia, idealmente inclusivo di tutte le aree verdi di svago, compresa la passeggiat­a a lago, la ristruttur­azione dell’Astrovia e lo studio strategico per una nuova passerella ciclopedon­ale verso Ascona. “I progetti della Città per quest’area, delicata dal punto di vista della flora e della fauna e di grande valore paesaggist­ico, vanno in contrasto con i principi di una città all’avanguardi­a, sostenibil­e e attrattiva per la popolazion­e”.

Queste le ragioni del “no” all’albergo “Riva lago” e del lancio della petizione per salvare l’area e richiedere un progetto di vera rivalorizz­azione dello spazio pubblico. Durante l’evento di sabato sono già state raccolte una settantina di firme alle quali si aggiungera­nno quelle della petizione online, consultabi­le al link: act.campax.org/petitions/noall

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L’ingombro che potrebbe avere l’hotel
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