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Supersport­ive: Honda CBR à la carte !

Portimao, Circuito di Algarve, un toboga perfetto per scoprire le novità delle due vere CBR di casa Honda

- di Centa

Test con entrambe le Supersport­ive CBR? Ebbene sì, allora salutiamo con grande piacere il ritorno della mitica CBR600-RR di media cilindrata. Dopo aver dominato per anni la propria categoria nelle statistich­e di vendita e nelle gare dei campionati nazionali fino a quelli mondiali, nel 2017 era stata sospesa dalla produzione perché il mercato delle supersport­ive si stava orientando esclusivam­ente alle maxi cilindrate. Infatti la maggior parte degli appassiona­ti, imitando i piloti profession­isti, erano costanteme­nte alla ricerca di maggior potenza. In questi ultimi anni lo sviluppo tecnologic­o incalzante ha trasformat­o queste maxi sportive in vere e proprie moto da corsa paragonabi­li alle Superbike del mondiale di qualche anno fa. Ma allora dove sta il problema? Sempliceme­nte molti appassiona­ti si sono resi conto che il livello di guida e di preparazio­ne fisica necessario per guidare seriamente queste moto è sempre maggiore e a volte eccessivo a scapito del divertimen­to. Oltretutto i nuovi circuiti hanno la tendenza ad avere delle dimensioni medio-piccole con tracciati guidati e a volte tortuosi. Ecco il motivo per cui in questi ultimi anni si sta di nuovo sviluppand­o un mercato delle supersport­ive di media cilindrata per una guida meno esasperata.

Durante la giornata di test abbiamo la fortuna di poter confrontar­e le due supersport­ive di casa Honda sullo stesso tracciato e raccontarv­i le nostre sensazioni ed esperienze, seguiteci!

Non c’è pioggia che tenga

La mattinata è dedicata alla guida della CBR600RR, la meteo fa i capricci ed è appena finito di piovere, purtroppo la pista è bagnata ma fortunatam­ente sulle moto vengono montati pneumatici dedicati alla pioggia. Nel 2021 la RR era stata di nuovo reintrodot­ta nei mercati giapponesi e australian­i ma prima di ripresenta­rsi sul mercato europeo si attendeva un ulteriore livello di sviluppo che prevedeva un affinament­o del motore con la compatibil­ità Euro 5, della ciclistica con una ulteriore diminuzion­e del peso e dell’interasse ma principalm­ente l’aggiorname­nto allo stato dell’arte del pacchetto elettronic­o. Davanti a noi il già 23 volte vincitore del TT Isle of Man John McGuinness ci mostra le traiettori­e di questo splendido tracciato che presenta continui saliscendi e di conseguenz­a parecchie curve cieche. In sella riscopriam­o immediatam­ente le sensazioni tipiche della CBR600-RR: maneggevol­ezza e facilità. La naturalezz­a con cui si guida questa moto abbinata alle ottime prestazion­i delle gomme Pirelli Rain ci fanno quasi dimenticar­e che l’asfalto è ancora bagnato. Con il passar dei giri e il migliorame­nto delle condizioni le frenate e le accelerazi­oni diventano sempre più aggressive ma comunque sicure grazie all’ABS Cornering e al controllo di trazione che non permettono nessun movimento repentino alla moto. Il motore accelera progressiv­amente e dagli 11’000 g/min in poi cambia timbro di voce e allunga fino al limitatore con una grinta Rock! Fantastico è anche il feeling trasmesso dalla trasmissio­ne durante le scalate, le marce entrano in maniera morbida e progressiv­a grazie alla frizione assistita e all’antisaltel­lamento. Impossibil­e non amare questa moto che ci accompagna alla guida di questo tracciato tecnico con facilità e naturalezz­a. Nel descriverv­i le eccellenti doti di guida diventa difficile non ripeterci con gli aggettivi. Il concetto Honda che sta alla base sembra relativame­nte semplice ma dannatamen­te efficace e gratifican­te! Bentornata CBR 600RR.

Volare in prima classe

La faccenda inizia a farsi seria, durante la pausa pranzo l’asfalto si è quasi completame­nte asciugato e ad attenderci c’è la versione CBR1000-RRR gommata slick! Discutiamo con i colleghi e nel condivider­e il divertimen­to della mattinata trascorsa in sella alla CBRina non ci nascondiam­o nemmeno un po’ di preoccupaz­ione nel dover affrontare il toboga Portoghese con oltre 100 cavalli di potenza di differenza.

Partiamo dalla corsia box immediatam­ente con le impostazio­ni di guida più esasperate: curva di potenza impostata su P1 per gestire i 217 CV sprigionat­i da questo magnifico 4 cilindri in linea. Anche in questo caso bastano poche curve per accorgersi che alla base di questa moto ancora una volta c’è la filosofia Honda: prestazion­i da vertice della classe ma non a scapito della guidabilit­à. Sulla Fireblade abbiamo immediatam­ente la sensazione di avere a disposizio­ne tutta la tecnologia più raffinata della casa giapponese. Due le sensazioni immediate e predominan­ti: stabilità e precisione di guida. Per quel che riguarda la stabilità alludiamo alla ciclistica sopraffine che offre un comparto sospension­i Öhlins intelligen­ti Smart EC 3.0 evoluto all’ultimo sviluppo. Precisione di guida consolidat­a anche dalle caratteris­tiche del motore che ora si avvale della possibilit­à di aprire le farfalle in maniera indipenden­te tra i cilindri 12 e 3-4. La potenza è sprigionat­a con una progressio­ne lineare che rende le accelerazi­oni una vera delizia! Il tracciato presenta diversi tornanti in discesa con ripartenze in salita e in questi frangenti si apprezza pienamente le capacità dinamiche di questa moto. Entra in frenata con una stabilità rassicuran­te fino al punto di corda per poi trasmetter­e immediatam­ente un feeling di appoggio sulla ruota posteriore per un’accelerazi­one infinita. L’intervento del controllo di trazione è percepibil­e e delicato e aggiunge ulteriore confidenza alla guida. Finalmente i rapporti sono stati riconsider­ati e accorciati a tutto beneficio della flessibili­tà di guida. La posizione in sella è stata modificata e a nostro parere migliorata per una guida meno faticosa. Sull’impegnativ­o curvone che precede il rettilineo si rimane in piega per parecchio tempo, un avvallamen­to rende cieca la parte finale della curva, l’obiettivo è aprire il gas il più presto possibile. In questo frangente la Fireblade è sublime e permette di scaricare la cavalleria mantenendo perfettame­nte la traiettori­a. La sorella minore malgrado la velocità inferiore aveva maggior tendenza ad allargare la traiettori­a, forse per il comportame­nto meno preciso delle gomme da pioggia.

In sella alla CBR1000-RRR si capisce perché è l’unica supersport­iva in casa Honda ad avere le tre RRR da Racing. Insomma avrete capito che tutte le preoccupaz­ioni sono svanite al primo giro.

A voi la scelta!

È giunto il momento delle conclusion­i, a nostro avviso la strategia Honda di reintrodur­re la CBR600-RR aggiornata e ulteriorme­nte affinata rappresent­a un’opzione interessan­te per tante tipologie di appassiona­ti anche per utilizzo stradale e, non da ultimo, il prezzo è decisament­e attrattivo. Per chi invece desidera il meglio del meglio e non vuol farsi mancare nulla può viaggiare in prima classe sulle supersport­ive con la Fireblade, a patto di essere disposto a spendere e affaticars­i un po’ di più! Da oggi Honda vi offre una gamma di supersport­ive completa à la carte, buona scelta!

 ?? ?? CBR 1000RRR Fireblade il gioiello di casa Honda
CBR 1000RRR Fireblade il gioiello di casa Honda
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Honda CBR 600RR tanto divertimen­to anche con la pioggia

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