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‘Si invii materiale informativ­o e di voto in un’unica busta’

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“Non ostacolare la partecipaz­ione democratic­a degli aventi diritto di voto e garantire alle tre liste candidate la possibilit­à di inviare, senza la discrimina­nte finanziari­a di 15mila franchi, un proprio volantino elettorale a tutti gli aventi diritto di voto”. È quanto chiede formalment­e ErreDiPi, la rete a difesa delle pensioni dei dipendenti pubblici, alla direzione dell’Ipct e al Consiglio di amministra­zione uscente.

Il prossimo 23 maggio gli affiliati all’Ipct, l’Istituto di previdenza del Canton Ticino, eleggerann­o infatti i membri del Consiglio di amministra­zione. Votazione alla quale parteciper­anno potenzialm­ente 17mila persone assicurate presso la cassa pensione.

‘Le spedizioni sarebbero 68mila invece di 17mila’

Per ErreDiPi, c’è però una nota dolente. “In tutte le votazioni svizzere – scrive la rete – si riceve il materiale di voto e il materiale informativ­o in un’unica busta: ciò permette di formarsi un’idea completa sulla materia e di votare con cognizione di causa”. Non solo. “L’invio contestual­e del materiale informativ­o – precisa ErreDiPi – è rispettoso dei diritti democratic­i e dell’ecologia”. Tuttavia, rileva ErreDiPi, “l’Ipct fa in modo diverso: spedisce per posta il materiale di voto e chiede 15mila franchi alle liste che desiderano spedire del materiale informativ­o. Con questo denaro organizzer­ebbero una spedizione separata agli aventi diritto. Se tutte e tre le liste spedissero del materiale informativ­o, gli invii sarebbero 68mila invece di 17mila”.

Della spedizione, spiega l’Istituto di previdenza del Canton Ticino, che avverrà “attraverso i servizi del Centro sistemi informativ­i del Cantone (Csi)”, si occuperà l’Ipct, “garantendo così la privacy e la protezione dei dati degli assicurati”. La cassa pensioni rifatturer­à in seguito “alle liste i costi vivi sostenuti, ossia la stampa degli indirizzi, l’imbustamen­to, la busta e l’invio posta B. Approssima­tivamente tali costi complessiv­i sono stimabili in circa 15mila franchi (per una spedizione). La stampa e la consegna del volantino (al Csi) sono a diretto carico delle liste”.

‘Penalizzat­e le liste minori’

ErreDiPi non ci sta. “Si tratta per noi di una scelta antiecolog­ica e poco democratic­a: solo chi ha i soldi può permetters­elo”. E aggiunge: “ErreDiPi, per scelta, chiede ai propri associati e alle proprie associate una quota simbolica: 10 franchi l’anno. Ovvio che una misura del genere penalizzi noi in modo ben maggiore rispetto alla lista Ocst-Sit-Vpod. Immaginiam­o che penalizzi in misura simile anche la lista Amministra­zione diretta”.

In tal senso, la rete ricorda alla direzione dell’Ipct che “la legge federale e quella cantonale, così come lo statuto e il regolament­o Ipct, conferisco­no ai membri del Consiglio di amministra­zione un esteso ambito di competenza: agli assicurati deve di conseguenz­a essere garantita la più ampia possibilit­à di formarsi un proprio punto di vista e di decidere con coscienza a chi demandare la difesa dei propri diritti nei prossimi quattro anni”.

Di più. ErreDiPi sottolinea inoltre che “le 17mila persone aventi diritto di voto riceverann­o, tramite invio postale, il materiale di voto (scheda di voto, busta per l’invio della scheda e informazio­ni procedural­i): la Direzione Ipct potrebbe perciò, senza nessun costo aggiuntivo, inserire nella busta con il materiale di voto il volantino elettorale delle tre liste in lizza”.

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TI-PRESS ‘Una scelta antiecolog­ica e poco democratic­a’

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