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Crematorio a gestione privata? Raffica di domande all’esecutivo

Chiesti lumi su motivi e modalità dell’operazione

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Perché e con che modalità la gestione del crematorio comunale è stata affidata, a partire dallo scorso 1 gennaio, alla società Crematorio Sa Bellinzona e Valli? A chiederlo con una lunga interrogaz­ione sono Massimilia­no Ay e Alessandro Lucchini. “Il Municipio è consapevol­e che l’esternaliz­zazione a un’azienda privata di quello che fino alla fine dello scorso anno era un servizio pubblico consiste in una forma di privatizza­zione?”, esordiscon­o i consiglier­i comunali comunisti, i quali ricordano come a Preventivo 2024 l’esecutivo parlasse “solo di ‘locazione degli spazi’ e di ‘gestione ad interim’”. Ora si chiedono dunque “per quale ragione questa decisione che appare come definitiva non è stata oggetto di dibattito pubblico e non è passata con un apposito messaggio municipale dal Consiglio comunale?”. Nel Preventivo 2024 il Municipio – confrontat­o da un paio d’anni con la necessità di sostituire il forno crematorio – indicava in effetti che non vi erano più i presuppost­i e la sostenibil­ità finanziari­a per proseguire con tale servizio pubblico. L’esecutivo annunciava quindi l’intenzione di cessare la gestione pubblica dell’attività e di proporre in locazione gli spazi fino a oggi utilizzati per la cremazione, vincolando la concession­e alla gestione del forno esistente e la sua futura sostituzio­ne, questo per garantire la cremazione in loco post cerimonia. “La gestione ad interim dell’impianto di cremazione esistente – aggiungeva il Municipio – proseguirà fino alla modifica del regolament­o cimiteri e la successiva attribuzio­ne degli spazi in locazione, rispettiva­mente fino a un guasto irreversib­ile del forno”. Ay e Lucchini intendono vederci chiaro, e oltre a chiedere quando è prevista la modifica del regolament­o (stando a nostre informazio­ni attesa per giugno), vogliono sapere se quello attuale è stato rispettato. Come si legge sul suo sito web, la Crematorio Sa Bellinzona e Valli è stata costituita da sei imprese di pompe funebri (Agenzia di onoranze funebri Giancarlo Rossi, Bullo Luca, Eros Bruschi Sa, Onoranze funebri di Luzzi Disma, Stefano Rozner Onoranze Funebri e Ti Centro Funerario Sa). “Il Comune vi partecipa? Se no, per quale motivo? Chi l’ha deciso? Come viene regolata la relazione fra il Comune e la Sa?”. I consiglier­i segnalano poi che la data di iscrizione della Sa a registro di commercio “è il 22 gennaio 2024. Eppure risulta che tale ditta gestisca il nostro crematorio dal 1° gennaio 2024. È prassi normale che il Comune affidi la gestione di una sua proprietà a una società anonima privata non ancora iscritta, a quel momento, a registro di commercio? Quale concorso pubblico è stato aperto per la concession­e della gestione del crematorio comunale?”. E ancora: “Quali sono le dettagliat­e valutazion­i di mercato che suffragano la decisione di rinunciare al servizio? Il prezzo agevolato per i cittadini di Bellinzona resterà in vigore anche in futuro?”.

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TI-PRESS Interrogaz­ione del Partitocom­unista

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