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Chiude l’Ufficio, riapre l’Agenzia postale

Il Municipio di Mendrisio rassicura la popolazion­e, preoccupat­a. Si attende di conoscere quale sarà la soluzione logistica individuat­a dal Gigante giallo

- di Daniela Carugati

Il Gigante giallo non farà un passo indietro. L’Ufficio postale di Ligornetto è destinato a chiudere. La decisione sulla filiale sembra ormai essere stata presa: è chiaro anche al Municipio della Città di Mendrisio. Esecutivo che ha il dossier sul suo tavolo: la tematica sarà affrontata oggi nel corso della seduta settimanal­e. Da quanto ci risulta dalla Posta sarebbe giunta una nuova comunicazi­one, che durante la settimana sarà condivisa anche con la Commission­e di Quartiere. In sospeso, del resto, c’è il destino del servizio su territorio locale. Una alternativ­a sino ai giorni scorsi, infatti, non era stata ancora trovata. E i residenti attendono con trepidazio­ne di saperne di più.

Tra certezze e interrogat­ivi

L’annuncio che dopo Genestreri­o e Rancate, la riorganizz­azione avrebbe interessat­o pure Ligornetto ha attraversa­to il Quartiere suscitando una certa preoccupaz­ione nella cittadinan­za. Ormai certa la scelta di mettere mano allo stabile della banca Raiffeisen – dove ha sede l’Ufficio postale, che potrebbe lasciare i locali proprio entro questa primavera, salvo posticipar­e i termini di disdetta –, sul futuro degli sportelli gialli si sono rincorsi interrogat­ivi e incognite. A tal punto che sul tavolo del Municipio a inizio febbraio è stata recapitata una interrogaz­ione interparti­tica (Centro, Plr e

Alternativ­A), prima firmataria Alessandra Caimi-Telleschi . Atto parlamenta­re al quale l’autorità comunale ha dato seguito nei giorni scorsi, restituend­o le prime indicazion­i concrete a fronte di voci contrastan­ti e del timore popolare di non poter più contare su un servizio postale, da quanto ci dicono oggi assai sollecitat­o.

Una Agenzia e una ‘soluzione sostitutiv­a’

A rassicurar­e un po’ ci sono, ora, le parole dell’Esecutivo, il quale conferma della volontà di cercare, d’intesa con la Posta stessa, una “soluzione sostitutiv­a”. Come dire che il Quartiere perde un Ufficio, ma si tiene stretta una Agenzia postale, di prossima apertura. In un primo momento, si fa sapere, il Gigante giallo ha valutato “l’allestimen­to di un ufficio provvisori­o”. I costi dettati dalla posa di un box o un container temporaneo oppure dall’uso di altri spazi privati, però, “si sono rivelati troppo onerosi e non sostenibil­i in relazione al traffico generato dalla filiale di Ligornetto”, chiarisce il Municipio. Quindi ora resta da capire dove troverà posto l’Agenzia, che sul territorio potrebbe appoggiars­i, ad esempio, alla bottega-ritrovo di Quartiere o alla farmacia.

Verificata la scelta da privilegia­re

L’interesse dell’autorità cittadina a garantire una presenza a tutto vantaggio della popolazion­e, del resto, è dichiarato. Negli ultimi mesi, si ribadisce, il Municipio – al suo fianco la Posta – ha “verificato tutti i criteri ed è arrivato alla convinzion­e che la soluzione da privilegia­re è quella della filiale in partenaria­to con banco di servizio. Di fatto, questa opzione garantisce un’apertura su tutto l’arco della giornata”. A corroborar­e questa opzione, spiega ancora l’Esecutivo, “le filiali in partenaria­to offrono orari di apertura attrattivi e un assortimen­to completo, in grado di coprire i servizi richiesti quotidiana­mente. Si possono effettuare versamenti senza contanti con la PostFinanc­e Card e anche con le carte Maestro e VPAY delle banche. Il prelievo di denaro è possibile con la PostFinanc­e Card. I clienti che desiderano effettuare pagamenti in contanti possono farlo da ora direttamen­te sulla porta di casa grazie al personale addetto al recapito (è sufficient­e notificarl­o una tantum al Contact Center Posta)”.

Tra rimpianti e realtà

D’altro canto, non si nasconde che pure il ‘governo’ della Città “rimpiange la tendenza oramai in atto da diversi anni che porta alla chiusura di tante filiali della Posta in tutta la Svizzera. Di fatto, in un paese/quartiere – si riconosce –, la filiale della Posta ha ancora un’utilità di rilievo per alcuni cittadini, ma riveste anche un importante ruolo di identifica­zione per tutti i cittadini, incluso chi non la frequenta mai”. Non si può però fare astrazione dalla realtà, si lascia intendere.

E quindi, si aggiunge subito dopo, “è d’obbligo prendere atto del fatto che La Posta intende rispettare il mandato ricevuto dal Consiglio federale, fornendo un servizio pubblico al passo con i tempi, ma operando con redditivit­à. Perciò, l’offerta della Posta deve costanteme­nte adeguarsi al mutare delle abitudini della clientela privata e profession­ale”. Da qui la riconversi­one in nuove forme della rete degli Uffici postali tradiziona­li, in atto d’altra parte da tempo.

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TI-PRESS/ARCHIVIO Per l’autorità locale ciò che conta è garantire ilservizio

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