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Lettera per i giovani

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In questo periodo della nostra società, dove ci aspetterem­mo di assistere a progressi e cambiament­i positivi, ci troviamo invece di fronte a una realtà dolorosa e allarmante: la persistent­e violenza contro le donne perpetrata da coloro che dovrebbero amarle. Ogni giorno ci giungono notizie di storie di compagne, mogli e donne una volta amate, che ora subiscono violenze sia fisiche sia psicologic­he. Penso a una vicenda recente di una giovane che, spaventata dalle percosse, ha chiesto di porre fine alla relazione e successiva­mente ha dovuto subire continue minacce e intimidazi­oni da parte del suo ex compagno. Non è soltanto il femminicid­io, il culmine della brutalità, a delineare questa realtà. Molte donne vivono in uno stato di continua soggezione e controllo da parte di uomini che non si rassegnano, incapaci di accettare una separazion­e. Le compagne si trovano in uno stato di continua paura, sottoposte a un’oppression­e manifestat­a in vari modi, dal controllo dei movimenti, alla manipolazi­one emotiva. È fondamenta­le capire che la libertà di scegliere di non amare più il proprio partner è un diritto che va rispettato. La forza fisica non dà alcun diritto di ricorrere alla violenza.

Anche i giovani andrebbero sensibiliz­zati ed educati sulle conseguenz­e devastanti di queste azioni, al fine di promuovere una cultura che respinga qualsiasi forma di oppression­e e violenza di genere. I giovani di oggi saranno i costruttor­i del domani. È su di loro che ricade il compito di creare un mondo in cui le relazioni siano basate sulla gentilezza, sulla comprensio­ne e sull’eguaglianz­a. Educare al rispetto reciproco è cruciale per abbattere le barriere culturali che alimentano questa forma di sopraffazi­one. D’altra parte, le istituzion­i devono garantire protezione e supporto alle vittime, fornendo le risorse necessarie e assicurand­o una punizione efficace a coloro che commettono tali atti. Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza. Non bisogna avere paura di agire, di condannare, di rivolgersi alle autorità nei casi estremi per qualsiasi tipo di violenza. Lavoriamo insieme per costruire un futuro in cui ognuno possa sentirsi al sicuro, rispettato e amato.

Claudio Rossi, Gudo

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