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Lugano, ora o mai più: ‘Il morale è alto’

Stasera i bianconeri sono costretti a vincere per prolungare la serie dei quarti di finale con il Friborgo. Wolf: ‘Dobbiamo essere più attivi’

- di Daniele Neri

Lugano – Con quale spirito il Lugano affronterà gara 6 stasera? Le batterie sono già scariche oppure c’è ancora una riserva d’energia pronta a essere scaricata sul ghiaccio della Cornèr Arena? I numeri non mentono: i bianconeri non possono più permetters­i nessun passo falso. Per passare il turno ci vogliono due vittorie, partendo anzitutto da stasera, in una pista che sarà verosimilm­ente stracolma di tifosi, pronti a trascinare la propria squadra a un’altra impresa, rimandando la decisione a giovedì per l’eventuale gara 7 in terra burgunda. Ma andiamo con ordine, prima c’è da battere per la terza volta il Gottéron. Un avversario senza dubbio molto forte e sulla carta anche favorito e che vorrà assolutame­nte chiudere la pratica a Lugano. Chiarament­e con la vittoria di domenica sera gli uomini di Dubé hanno ritrovato qualche certezza, ma il divario fra le due squadre è assai sottile, i due overtime disputati, seguiti dalla vittoria con il minimo degli scarti ne sono la lampante dimostrazi­one.

In gara 5 il Lugano è piaciuto difensivam­ente, fatte salve qualche sbavatura e incertezza palesate soprattutt­o nell’uscita dal proprio terzo. Tra i più positivi e carichi Bernd Wolf, impiegato per 15 minuti da Luca Gianinazzi, ma che a fine stagione lascerà le rive del Ceresio per accasarsi a Kloten. Questa è però musica del futuro, intanto il numero 32 si dimostra ottimista e pronto per una nuova sfida. «Peccato per la sconfitta di domenica con un risultato strettissi­mo – osserva il ventisette­nne nativo di Vienna –. Dobbiamo essere più attivi nel gioco, costringen­do il Friborgo a commettere più errori. Lo sappiamo, è una squadra in fiducia e solida, che talvolta ci ha messo in difficoltà, ma stasera si volta subito pagina e la affrontiam­o nuovamente partendo dallo zero a zero. Sappiamo di non avere molto margine di manovra, serve una vittoria. Da parte loro faranno il possibile per chiudere subito i conti, non avranno nessuna voglia di affrontarc­i nuovamente nella bella. Sono positivo, andiamo in pista per giocarcela fino in fondo, senza paura, senza pensare troppo lontano, concentran­doci su noi stessi. Dobbiamo fare molta attenzione ed evitare che ci vengano fischiate troppe penalità, da un powerplay per il Friborgo è arrivata la rete decisiva. Dobbiamo anche trovare una soluzione per ovviare al loro forecheck molto alto, lo abbiamo sofferto. Dovessimo anche andare in svantaggio, sapendo poi che la loro autostima aumenterà, il nostro compito sarebbe di continuare a giocare e crederci fino all’ultimo secondo».

Nel secondo periodo a Friborgo, tra passaggi sbagliati e difficoltà nell’uscita dal terzo difensivo, sono riemerse quelle incertezze viste nelle prime due partite. «Sì, è vero, dobbiamo sorprender­li, cercando di velocizzar­e le nostre azioni, cosicché il Friborgo non possa attuare il suo gioco, anche se so che non è facile riuscirci. Ma durante il campionato, in situazioni di emergenza anche più difficili, ci siamo riusciti e abbiamo dimostrato di saper offrire un gioco veloce e produttivo, penso che lo potremo assolutame­nte mettere in pratica anche stasera. L’importante è crederci, ma il morale è alto e siamo tutti convinti di potercela giocare fino in fondo».

Wolf sta vivendo un’ottima stagione, sicurament­e la migliore delle quattro disputate da quando veste la maglia bianconera. Quest’anno ha già disputato 53 partite, con all’attivo 14 punti (sei reti e otto assist). «Mi sento molto bene – spiega il nazionale austriaco –, ricevo molto ghiaccio, ma non è questa la cosa più importante. Chiaro, ognuno di noi desidera giocare tanto, ma dapprima viene l’interesse della squadra, per me questa è assolutame­nte la priorità. Tornando a stasera, non nascondo che sarà un’altra battaglia. Buon per noi che potremo giocare in casa, i nostri tifosi sono eccezional­i, soprattutt­o nell’ultima uscita ci hanno letteralme­nte trascinati, poi toccherà al Friborgo sobbarcars­i il viaggio lungo, non è un dettaglio da trascurare».

Gianinazzi: ‘Avessimo giocato la partita perfetta, sarei preoccupat­o’

Anche il tecnico bianconero Luca Gianinazzi lascia trapelare ottimismo in vista di gara 6, senza tuttavia rinunciare a rimarcare qualche criticità emersa nell’ultimo confronto: «Ho rivisto la partita al video, a livello di gioco penso sia stato un incontro abbastanza equilibrat­o. Abbiamo creato un numero pari di occasioni rispetto a quelle del Friborgo, che però tutto sommato ha meritato di vincere. Noi abbiamo faticato a creare occasioni in velocità, questo è un aspetto che dobbiamo migliorare. La partita, comunque, a cinque contro cinque è terminata zero a zero, la differenza l’ha fatta una sola segnatura, trovata in powerplay. La distanza tra le due squadre non è così grande, ciò che ci permette di rimanere ottimisti. Se avessimo giocato la partita perfetta e perso ugualmente sarei più preoccupat­o, possiamo ancora raggiunger­e un livello maggiore. Per il Friborgo era una partita difficile, arrivava da due sconfitte, dopo aver vinto le prime due gare. Da parte nostra forse mancava quel 2-3% di energia in più, per credere ancora di più in un risultato positivo».

I soli dieci minuti di penalità distribuit­i tra le due compagini quasi stonano rispetto ai precedenti… «Trovo che sia stata una partita molto diversa dalle altre, con poco spazio alle provocazio­ni. Nei playoff succede spesso che all’inizio ci siano molte provocazio­ni che poi vanno scemando quando ognuno si concentra maggiormen­te su come giocare e non a parlare o darsi colpi. Le emozioni però non devono chiarament­e mancare del tutto, dobbiamo essere un avversario scomodo per i nostri rivali».

 ?? TI-PRESS ?? L’austriaco è ottimista: ‘Il nostro compito è crederci fino in fondo, e il Friborgo sarà reduce da un lungo viaggio’
TI-PRESS L’austriaco è ottimista: ‘Il nostro compito è crederci fino in fondo, e il Friborgo sarà reduce da un lungo viaggio’

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