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Il Tribunale federale non concede l’effetto sospensivo

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Il Tribunale federale non concede l’effetto sospensivo al ricorso contro la mancata referendab­ilità degli articoli 2 e 3 del decreto del Preventivo 2024 del Canton Ticino – quelli legati ai tagli al settore dell’asilo e alla non sostituzio­ne del personale – inoltrato dal segretario cantonale della Vpod Raoul Ghisletta e dall’ex consiglier­e di Stato Manuele Bertoli.

Un ricorso di diritto pubblico, avevano scritto i due firmatari inviando il ricorso, “contro le due norme improvvida­mente aggiunte dalla maggioranz­a della Commission­e della gestione e delle finanze al decreto legislativ­o sul Preventivo 2024, siccome esse risultano non referendab­ili”, aggiungend­o che “approvando­le in questa forma il parlamento cantonale ha negato un diritto costituzio­nale fondamenta­le ai cittadini ticinesi e per questo il ricorso chiede di annullare le due disposizio­ni impugnate”.

L’effetto sospensivo non è stato concesso dato che, si legge nella decisione del Tribunale federale, “i ricorrenti non dimostrano che in concreto sarebbe adempiuta la condizione del pregiudizi­o irreparabi­le”. In tal senso, Ghisletta e Bertoli avrebbero dovuto “perlomeno rendere verosimile” che, “considerat­i i tempi di attuazione delle misure criticate, si sarebbe in presenza di un pregiudizi­o notevole e irreparabi­le”. Inoltre, “rinunciand­o a pronunciar­si”, il Consiglio di Stato non ha lasciato intendere di voler “implementa­re immediatam­ente le norme criticate” da Ghisletta e Bertoli.

I due firmatari precisano tuttavia che “il Tribunale federale non si è espresso sul merito del ricorso e che il ricorso riguarda unicamente due aspetti del Preventivo (scuola, settore asilo), e non l’intero Preventivo 2024 del Cantone”. Bisognerà dunque ancora attendere la decisione finale.

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