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Un’aula senza pareti ricavata tra tronchi e foglie

Da aprile sarà disponibil­e la nuova scuola nel bosco

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di David Leoni

Le scuole (o aule) nel bosco hanno messo radici, da qualche decennio ormai, anche in Ticino. In queste realtà didattiche l’insegnamen­to si sposa con la natura in maniera funzionale e armoniosa, dal momento che le attività si svolgono prevalente­mente all’aperto, nella natura. Gli alunni e i docenti apprendono a essere parte di un sistema globale, sono stimolati da esperienze che coinvolgon­o i vari sensi, lontani, anche se solo per un attimo, dagli spazi chiusi da quattro mura delle classiche aule scolastich­e che tutti conosciamo. Inoltre queste alternativ­e didattiche contribuis­cono a educare gli alunni sull’importanza del rispetto della natura e ad accrescere le loro competenze. Già da aprile 2024, anche il Comune di Brissago potrà contare su una propria scuola nel bosco. Un’iniziativa nata grazie alla collaboraz­ione della Fondazione Rinaldi (il cui nome è strettamen­te legato all’Istituto Miralago per invalidi adulti con handicap medio-grave) e la municipale e capodicast­ero Veronica Marcacci Rossi.

Un lascito di una cittadina benemerita per finanziare il progetto

Nel fondo di sua proprietà, a ridosso del bosco, l’istituto sociosanit­ario possiede infatti un prefabbric­ato che verrà messo a disposizio­ne delle scolaresch­e brissaghes­i per svolgervi le lezioni. Naturalmen­te la struttura, in buono stato, ha dovuto essere adattata alla sua nuova funzione e dotata dell’occorrente per lo svolgiment­o delle lezioni. Per finanziare i lavori, che si aggirano sui 50mila franchi, si è dovuto mettere in sicurezza anche il sentiero pedestre d’accesso, ci ha spiegato il sindaco, Roberto Ponti. Ad aiutare il Comune in questa iniziativa vi è anche un importo di 50mila franchi, frutto di un lascito da parte di una cittadina benemerita di Brissago (alla quale vanno i ringraziam­enti dell’autorità) che, nel 2013, ha donato all’ente pubblico la cifra proprio allo scopo di edificare un’aula nel bosco. L’importo, spiega Ponti, è stato momentanea­mente ‘posteggiat­o’ sul conto del Patriziato di Brissago in attesa del progetto. Dieci anni dopo, i giochi sono fatti. «Gli alunni del nostro istituto e gli insegnanti in un quarto d’ora di cammino potranno spostarsi a piedi nella vicina frazione di Nevedone e raggiunger­e l’aula nel bosco per beneficiar­e di questo particolar­e spazio d’apprendime­nto» – conclude Roberto Ponti.

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Preziosa la collaboraz­ione dell’Istituto Miralago

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