Centro scolastico Lattecaldo, il Municipio ritira il messaggio
Rimesso nel cassetto lo studio sulla ristrutturazione
Il dossier sulla ristrutturazione dell’Istituto scolastico di Lattecaldo è tornato nel cassetto del Municipio di Breggia. E con tutta probabilità ci resterà per un altro po’. Nei giorni scorsi l’Esecutivo ha deciso, infatti, di ritirare il messaggio approdato a inizio marzo sui banchi dei consiglieri comunali e finito, quasi subito, al centro del dibattito commissionale – di Gestione e Opere pubbliche – e nel mirino dei più critici. E questo non solo per i quasi 92mila franchi richiesti per allestire uno studio di fattibilità, chiamato ad analizzare nei dettagli l’intervento di risanamento, sullo sfondo la realizzazione di un rifugio di Protezione civile, la centralizzazione della cucina e la mensa. Contenuti che non sono sfuggiti, soprattutto a sinistra. Tanto che una manciata di giorni dopo la pubblicazione del documento municipale, il consigliere comunale Rolando Panzeri vergava una lettera all’indirizzo dell’autorità comunale, con copia alla Sezione degli Enti locali.
Servono degli approfondimenti
La richiesta affidata alla missiva, del resto, era chiara: ritirare il messaggio o modificarne l’approccio. Una volta di più è apparso evidente al Municipio di Breggia che l’argomento è di quelli sensibili. Come dire che ce n’era a sufficienza per scegliere di fare un passo indietro, assodato che sulla tematica è necessario procedere con ulteriori approfondimenti, ottenendo maggiori indicazioni. Queste, in sostanza, sono di fatto le motivazioni che hanno convinto a ritirare il messaggio. Lasciando così l’incarto in eredità al nuovo Esecutivo.
Gli echi del referendum
A Breggia, del resto, vi sono ancora gli echi del referendum che, a fine ottobre del 2022, ha bocciato il progetto di ampliare il comparto scolastico, una operazione da 6,7 milioni di franchi. Ebbene la proposta di riprendere in mano la tematica e di avviare uno studio di fattibilità, da una parte politica è stata letta come una mancanza di rispetto nei confronti della volontà popolare. Soprattutto di fronte all’intenzione di rimettere in campo taluni elementi (come il rifugio di PCi oppure la mensa). In altre parole, per Panzeri si è posta una questione di «correttezza ed etica». Anche perché, si faceva notare nello scritto del consigliere comunale, “altre priorità ben più urgenti attendono da anni”. Su un solo aspetto sembravano convergere i pareri, ovvero sulla necessità di risistemare tetto, serramenti e impianto energetico dello stabile scolastico.