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Discutiamo sul futuro di Lavertezzo

- di Marco Russomanno, candidato Per Lavertezzo a Municipio e Cc di Lavertezzo

Il Comune meno esteso del Ticino ha bisogno di un cambiament­o: a questa conclusion­e è arrivata la maggioranz­a del Consiglio comunale – e vale la pena di capire bene perché sia stato deciso di approfondi­re l’ipotesi di un’aggregazio­ne con la Città di Locarno.

Il nostro è un Comune che offre un’alta qualità di vita: i grandi investimen­ti sono stati fatti, e non abbiamo ritardi infrastrut­turali da recuperare. Dal passato, però, abbiamo ereditato una situazione finanziari­a seriamente compromess­a: il moltiplica­tore politico è fisso al 100%, ma quello reale veleggia oltre il 130%. A meno di accogliere qualche contribuen­te ultra-facoltoso, bisogna essere consapevol­i che da una situazione del genere non esistono vie d’uscita indolori.

Ecco spiegato perché l’aggregazio­ne è diventata un tema da considerar­e seriamente. Per Lavertezzo

si tratta di un’opportunit­à per guardare al futuro con serenità, sapendo di portare in dote un patrimonio senza ombre – che, non a caso, ci rende desiderabi­li agli occhi di tutti i Comuni confinanti.

Questa molteplici­tà di opzioni ha spinto il Consiglio comunale a valutare ogni possibile scenario, nel modo più oggettivo possibile. Rimanere soli o unirsi? E a chi? Gordola, Cugnasco-Gerra o Locarno?

Alla fine, la maggioranz­a è giunta alla conclusion­e che Locarno sia il partner migliore – per prima cosa, vista la continuità territoria­le che ci lega. Basta salire alla chiesa di Montedato per capire che la nostra porta di casa dà direttamen­te sui territori del Piano che appartengo­no alla Città. Questo legame coinvolge anche la popolazion­e: lo conferma il recente evento promosso dalla nostra Società ricreativa, che ha servito un apprezzati­ssimo risotto all’inaugurazi­one del nuovo supermerca­to Lidl di Locarno-Riazzino.

Ma cosa può ottenere Lavertezzo, aggregando­si con Locarno? Per prima cosa, l’opportunit­à di profilarci come registi dello sviluppo futuro proprio nel comparto di Riazzino, che attorno alla stazione sta vivendo uno sviluppo molto interessan­te. E poi, teniamo presente che questa aggregazio­ne sarebbe la prima in assoluto, nell’agglomerat­o locarnese. Si tratterebb­e di un passo storico, in grado di sbloccare uno stallo che dura da decenni. Di conseguenz­a, potremmo puntare a un contributo cantonale sostanzios­o – aprendo la discussion­e su progetti altrimenti fuori dalla nostra portata, come quello di una casa anziani. È fondamenta­le capire che nulla è stato deciso, per ora. Si tratta di avviare una discussion­e serena, concentran­doci sui fatti e su come assicurare un futuro prospero al nostro Comune. Il primo passo consisterà sicurament­e in una serata pubblica, per avere un confronto serio – al di là dei toni accesi e delle molte inesattezz­e delle ultime settimane.

Il bello di questo dibattito è che, a differenza di altri Comuni, oggi a Lavertezzo siamo (ancora) padroni del nostro destino – ma dobbiamo essere consapevol­i che questa condizione potrebbe non protrarsi per sempre, viste le ombre che aleggiano sulle nostre finanze.

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