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Ascona: progetti, desideri e quell’unicità da preservare

Tre municipali a confronto. Tra i sogni (più o meno realizzabi­li) il centro congressua­le, una marina turistica e l’allargamen­to dei confini comunali

- Serse Forni

L’annuncio della partenza di Luca Pissoglio ad Ascona ha aperto il toto-sindaco per una poltrona che sembrerebb­e appannaggi­o del Plr. Negli altri partiti si punta a un brillante risultato nella prima tornata per tenere i giochi aperti. I candidati in sfida per subentrare a Pissoglio sono diversi: per questo “faccia a faccia” abbiamo scelto i suoi colleghi liberali in Municipio, Michela Ris e Stefano Steiger, e il vicesindac­o Maurizio Checchi (Il Centro), che però – per quanto riguarda il sindacato – specifica: “Attendiamo il risultato dello spoglio”. Ma ovviamente ci sono altri pretendent­i che tenteranno il colpaccio.

La popolazion­e di Ascona invecchia.

Nel 2023 ci sono state 21 nascite (a Losone 53 e a Minusio 44). Un altro dato: allievi dalla scuola dell’infanzia alle medie superiori (più apprendist­i) ad Ascona 654, Losone 1’087, Minusio 1’033. Il vostro non è un comune per giovani e famiglie? Ritenete necessario invertire la tendenza? Come?

MAURIZIO CHECCHI– Il territorio di Ascona è diventato raro e pregiato. In un contesto estremamen­te ristretto i prezzi degli oggetti (terreni e immobili) sono alti. Ciò può rendere più difficile l’arrivo di persone e famiglie giovani.

STEFANO STEIGER– È vero, i prezzi sono alti, superiori del 20-25 per cento rispetto a Losone e Locarno. Una cosa che potremmo fare è concentrar­ci sulla zona Boscioredo, in collaboraz­ione con il Patriziato, per favorire l’edificazio­ne di stabili con appartamen­ti primari a prezzi che siano accessibil­i alle famiglie. I nostri servizi parascolas­tici sono di qualità: da anni offriamo il doposcuola, la mensa, una colonia diurna estiva di cinque settimane (aperta ai bimbi dai tre anni). Si può sempre apportare migliorame­nti o aggiustame­nti. Ci sono problemati­che che vanno affrontate, per quanto possibile, dalla politica comunale, tenendo conto che il problema dell’invecchiam­ento della popolazion­e va al di là dei confini di Ascona.

MICHELA RIS – Le statistich­e demografic­he ci fanno capire che non stiamo messi bene. Attrarre i giovani e le famiglie è un tema importante. Noi purtroppo non siamo un comune all’avanguardi­a in questo senso. Non credo sia solo una questione di alto costo degli alloggi. Più che altro ritengo che ci siano margini di migliorame­nto dei servizi di accudiment­o. Negli anni passati eravamo all’avanguardi­a, ma oggi si può fare di più. C’è un asilo nido privato e ciò aiuta. Ma quando i bimbi entrano alla scuola dell’infanzia gli orari imposti rendono più difficile conciliare lavoro e genitorial­ità.

Qual è il problema più urgente che Ascona deve risolvere?

STEIGER – Dobbiamo continuare nella nostra politica degli investimen­ti. Investire ad Ascona è fondamenta­le per quella nostra tipica cultura del bello e della cura del dettaglio: da noi una piazza e una strada hanno anche una valenza turistica. Dobbiamo prestare un occhio attento pure alla popolazion­e anziana, con un lavoro mirato sul territorio per individuar­e casi sensibili e che necessitan­o di sostegno da parte dell’ente pubblico. Dobbiamo sentirci comunità e ricordarci che il lavoro di prossimità è essenziale; abbiamo creato un fondo sociale che, ho l’impression­e, viene usato ancora poco.

RIS – Partiamo da uno standard molto alto, sia a livello di cura del territorio, sia per quanto riguarda i servizi. Non mi sembra ci siano problemi urgenti o ambiti nei quali siamo particolar­mente carenti. Restiamo comunque vigili e vicini alla popolazion­e per captarne le esigenze.

CHECCHI – Ci sono diversi progetti in corso per migliorare e valorizzar­e le bellezze territoria­li che sono il nostro punto forte. Un territorio che si riqualific­a e che soprattutt­o si rivaluta. La nostra è un fortuna unica. Occorre custodire e mantenere quello che già abbiamo e questa è una delle principali missioni della politica.

Ascona per realizzare progetti di valenza regionale fa capo alle collaboraz­ioni intercomun­ali. Quanto potrà durare questa strategia e non è più logico pensare a una regione più coesa? Quali vantaggi potrebbero derivare al vostro Comune da un’aggregazio­ne?

CHECCHI – Noi non diventerem­o mai un quartiere del Locarnese! Paghiamo un cospicuo contributo per la perequazio­ne intercomun­ale. Abbiamo sempre partecipat­o ai progetti regionali, senza entrare in azionariat­i che ritenevamo fallimenta­ri. Ora abbiamo chiesto noi un sostegno per la copertura della Siberia, che è un valore per le famiglie, i giovani e gli sportivi di tutta la regione.

STEIGER – Un quinto dei pernottame­nti alberghier­i del Ticino si registrano nel nostro Comune. Un dato che fa capire bene l’importanza di Ascona in un cantone che è anche turistico. Non possiamo permetterc­i di non investire sul nostro territorio, che è centrale. Abbiamo rifatto il lungolago, ci sono progetti che stanno per partire, come il centro civico. Finalmente, grazie al grande lavoro del sindaco Pissoglio, si avvicina anche la galleria Moscia Acapulco. Ascona non ha bisogno di aggregazio­ni e la regione non ha bisogno che Ascona diventi un’area periferica. Al limite possiamo pensare a Ronco e Brissago, con il nostro Borgo che resta centrale.

RIS– Sono sulla stessa linea di Steiger. A mio avviso il prossimo grande progetto che la regione vedrà e che potrà dare una svolta è la creazione di un centro congressua­le. Ora, con il Palexpo di Locarno rimasto ammaccato dalla grandine, non abbiamo più uno spazio di questo genere. Quel centro lo vedo bene sul sedime dell’ex aerodromo, con un albergo a supporto e, vista la vicinanza con la città, con possibilit­à di utilizzo anche da parte del Festival del film. Chissà se il Locarnese ci seguirà?

Senza porvi nessun limite, né di tempo, né di soldi, qual è il vostro sogno per Ascona? RIS–

Un autosilo sotterrane­o al posto del parcheggio degli Angioli, che vada a completare la piazza. Quella è una delle aree più pregiate del Borgo e io, come sogno, ci vedrei una marina turistica, come quelle delle più prestigios­e località turistiche. Così si potrà sviluppare al meglio anche la risorsa del lago, con le novità previste dalla Società di navigazion­e di Lugano che gestisce i trasporti via acqua.

CHECCHI – L’idea di una marina turistica non è una novità, ma era stata scartata a suo tempo per problemi realizzati­vi. Il mio sogno: spostare il confine con Locarno nel fiume Maggia. Noi guadagnere­mmo un’ampia striscia di terreno, che oggi è della Città e sulla quale sorgono alcune parti di due importanti alberghi. Riqualific­heremmo l’argine del fiume con una fantastica passeggiat­a e allo stesso tempo potremmo risolvere i problemi pianificat­ori dei due hotel a cinque stelle.

STEIGER – Lo spostament­o del confine mi sembra un discorso simpatico e interessan­te, anche se intravedo diversi problemi pianificat­ori. Il mio sogno? Concordo con la collega Ris: riuscire a realizzare una struttura congressua­le è una priorità perché permette di favorire la destagiona­lizzazione del turismo, che non è facile da realizzare. Sarebbe un passo importante in questa direzione.

Frattura all’interno del Centro (con la partenza della municipale Margherita D’Andrea, che ha costituito la sua lista civica “LiberaMent­e per Ascona” in vista delle elezioni di aprile) e un clima non troppo sereno all’interno del Plr. Cosa sta succedendo?

CHECCHI– Margherita è un’ottima collega e un’amica di lunga data. È una donna indipenden­te per scelta personale e per una sua impostazio­ne. La sua partenza ci ha fatto male, è chiaro. Ora ha seguito un’altra strada che comunque non stupisce chi la conosce.

STEIGER – Il Plr di Ascona ha tenuto un suo comizio recentemen­te, con 120 persone, e c’era molto entusiasmo. Ovviamente non dobbiamo nasconderc­i dietro un dito: c’è in ballo una posta alta. Ma se i diversi candidati si comportano correttame­nte qualche tensione interna la si supera serenadi mente. Anche perché l’obiettivo è lavorare fino alle elezioni del 14 aprile, per poi ricomincia­re il giorno dopo.

RIS– Concordo sul fatto che Margherita sia un’ottima compagna di Municipio e sul fatto che sia stata una sua scelta. E confermo pure che il comizio Plr si sia rivelato un momento positivo, anche perché certe persone che magari negli ultimi tempi erano in giro a raccontare cose poco simpatiche sono state un po’ richiamate all’ordine. Io vado avanti per la mia strada, con correttezz­a verso gli altri candidati. Mi auguro e spero che gli altri facciano lo stesso con me.

L’economia del Borgo è legata essenzialm­ente al turismo (con quasi 550mila pernottame­nti nel 2023, un quinto di quelli di tutto il cantone). Non sarebbe meglio diversific­are e valorizzar­e altri settori per portare indotto e impieghi?

STEIGER – La bellezza e la storia del nostro territorio ha fatto di noi un forte attrattore turistico. E per me vale il detto “ofelè fa ‘l to mesté”. Meglio saper fare bene una cosa che farne dieci male. A livello ticinese l’intero Locarnese è visto come la regione turistica e del benessere per eccellenza. La vocazione principale è quella.

CHECCHI– Turismo è una parola dalle molte sfaccettat­ure. È un caleidosco­pio che comprende soggiorno, mercato immobiliar­e e altri settori economici. La regione sarebbe molto più povera se non ci fosse Ascona. Ci vuole il nostro Borgo che con indipenden­za di pensiero è capace di trainare, d’innovare, di assimilare dall’estero. Che poi, in verità, è l’estero che arriva da noi. C’è un “genius loci” capace di attrarre sul quale dobbiamo lavorare, senza dimenticar­e la ricchezza a livello di formazione, con le scuole comunali e il Collegio Papio.

RIS – Ascona, con la sua storia, la sua cultura e il suo territorio è diventata una meta ambita. Siamo il “primo sud” e durante la pandemia di Covid-19 abbiamo avuto conferma del nostro valore. In tanti sono arrivati e diversi hanno deciso addirittur­a di acquistare immobili. Noi ci siamo specializz­ati nel turismo. Sarebbe bello che il nostro diventi un brand ancor più noto a livello internazio­nale, come St. Moritz che è conosciuta in tutto il mondo.

Quali soluzioni si potrebbero adottare per evitare che in inverno Ascona vada in letargo?

RIS – Bisognereb­be trovare delle soluzioni, ma credo che le stesse debbano venire soprattutt­o dal basso. Ad esempio c’è un’interessan­te iniziativa che stanno portando avanti i commercian­ti. Le nuove generazion­i hanno voglia di questo rilancio, ma ovviamente ci dev’essere un’unità d’intenti di tutti gli attori.

STEIGER – Oltre a una struttura congressua­le, un altro progetto importante per la destagiona­lizzazione è quello legato alle “mountain bike”, che piano piano si sta facendo strada nel Locarnese. Più tiepida, per ora, sembra invece la risposta degli alberghi; i costi per tenere aperto nei mesi freddi sono importanti e non sempre sostenibil­i.

CHECCHI – Trovo che il fuori stagione ad Ascona abbia un suo fascino e dei vantaggi climatici innegabili. Per quanto riguarda le attività commercial­i ed economiche, forse il problema principale sta nella costante diminuzion­e del potere d’acquisto della classe media.

Quali qualità dovrà avere il prossimo sindaco?

CHECCHI– Forti radici asconesi, indipenden­za di pensiero e di spirito. Capacità nella gestione del Comune, allentando però la presa di quella burocrazia che diventa un’Idra, un polipo che distrugge tanto l’economia privata quanto quella pubblica. Temo più il burocrate bellinzone­se che il politico avveduto.

STEIGER – Dico una banalità: per prima cosa amare Ascona. E credo che a questo tavolo tutti e tre la amiamo. Il sindaco deve essere cosciente del fatto che la politica porta risultati quando è un lavoro di gruppo, collaboran­do con l’amministra­zione, all’interno del Municipio, con il Consiglio comunale e con i partiti, in funzione della cittadinan­za.

RIS – Amare Ascona e dedicarvis­i. Nel contempo avere una visione che vada oltre il confine comunale. Vivo qui e non cambierei Ascona con nessun altro luogo al mondo: ma quando si viaggia si torna portando con sé idee nuove. Ci vogliono apertura mentale e visioni che possano far crescere il Borgo.

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Video: www.laregione.ch/1742267
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Maurizio Checchi Il Centro, vicesindac­o in Municipio da 20 anni
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Michela Ris Plr in Municipio da 10 anni
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Stefano Steiger Plr in Municipio da 8 anni

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