Una mozione per fermare l’operazione Biogno
Il Municipio non intende fare un passo indietro, nemmeno di fronte alle 43 opposizioni contro gli interventi previsti nel nucleo di Biogno-Breganzona, dove è prevista (già approvata dal Consiglio comunale, per una spesa di oltre 8 milioni di franchi) la costruzione di una strada di aggiramento e di un autosilo. Una quindicina di consiglieri comunali di Lugano, perlopiù della sinistra, però, non demordono, e presentano una mozione nel tentativo di stoppare questo intervento.
Riferendosi alle opposizioni presentate, i mozionanti osservano che “una simile levata di scudi deve indurre le autorità cittadine a rivedere i due progetti, che sono un’eredità completamente superata della pianificazione dell’ex Comune di Breganzona: eredità che va a cozzare con la sensibilità degli abitanti del nucleo e con le leggi attuali che proteggono il paesaggio e i nuclei pregiati, oltre che con il principio dell’uso oculato delle risorse pubbliche”. Tra le contestazioni, c’è quella della Stan (Società ticinese per l’arte e la natura) e quella di un noto studio legale, che hanno presentato opposizione al posteggio. La realizzazione della strada di circonvallazione a Biogno, si legge nella mozione, “è uno scempio paesaggistico e uno spreco di denaro pubblico. La realizzazione della nuova strada è infatti un’idea vecchia di 20 anni e ormai ampiamente superata, che ha un costo di quasi 3 milioni di franchi e implica espropri ingiustificabili di terreni privati per 930’000 franchi. Serve poche decine di case e la riduzione del traffico veicolare nel nucleo di Biogno è minima, tanto che non è nemmeno stata quantificata dal messaggio e dai rapporti commissionali”. La mozione chiede quindi di revocare la decisione del 2020 del Consiglio comunale, e che il Municipio di Lugano promuova un percorso di “pianificazione partecipativa” del nucleo di Biogno.