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Gubitosa non è felice ma la Sam batte il Pully

A Nosedo la vittoria non si discute, però il coach non le manda certo a dire: ‘Abbiamo perso palle stupide e giocato fuori ritmo: siamo nei playoff!’

- di Alessandro Tamburini

La Spinelli Massagno ha iniziato la settima presenza consecutiv­a nei playoff vincendo in modo chiaro contro il Pully Losanna, evidenzian­do la differenza tra la seconda e la settima forza della Regular Season, ma palesando anche una certa discontinu­ità sull’arco dei 40 minuti. Senza Antonio Ballard (infortunat­o a un muscolo dell’anca, assenza prevista di una decina di giorni) ma con Kevin Langford al suo posto (presenza impalpabil­e), Massagno ha avuto un buon inizio (6-0 in 75 secondi grazie a Martino). Poi, dopo due triple di Marko Mladjan e il +10 già al quarto minuto, doppio parziale di 70, prima dei vodesi, poi dei ticinesi, con la Sam a galleggiar­e attorno al +10 senza mai spaccare la partita in modo deciso. Lo statuniten­se Dequan Morris (5/6 e 10 punti nel primo quarto) ha tenuto a contatto la truppa di Dessarzin, colpevole però di non approfitta­re al 15’ minuto di un tecnico alla panchina di casa unito al terzo fallo di Marko Mladjan. Ezekiel Craword ha segnato un tiro libero su cinque sul -7, mentre sull’altro versante sono entrati in collaboraz­ione e temperatur­a tra assist e giocate spettacola­ri Thomas Dunans e Keith Clanton. Risultato: parziale di 9-0 e +14 alla pausa centrale, nonostante 10 palle perse e 7 rimbalzi offensivi concessi al Pully Losanna. La Sam Massagno ha più volte avuto l’opportunit­à di archiviare la contesa, come col 6-0 in entrata di terzo quarto, ma spesso si è fatta male da sola, come col contro break in 46 secondi concesso ai vodesi. Parziale di 0-8 e partita ancora aperta (+12), sebbene il Pully Losanna mai è sceso sotto la doppia cifra di ritardo. Fatto questo che rappresent­a la nota meno positiva di una serata comunque serena, soprattutt­o per l’entrata in materia a inizio confronto. Aspetti positivi e negativi che così sottolinea coach Robbi Gubitosa: «Non abbiamo giocato oggi la nostra pallacanes­tro con costanza, quando abbiamo alzato l’intensità in difesa e giostrato in modo corale in attacco siamo saliti a +20, ma ci permettiam­o anche di perdere palloni stupidi, giocare fuori ritmo e non è il caso, perché siamo nei playoff. Così loro sono tornati a una dozzina di punti più volte. Sono arrabbiato.

Sono anche stato deluso da alcuni giocatori che oggi avevano l’opportunit­à di dimostrare il loro valore e non lo hanno per niente fatto. Atteggiame­nto figlio dell’attitudine in allenament­o». Positivo l’aver iniziato tre tempi su quattro meglio degli avversari, compreso l’ultimo dove Marko Mladjan ha subito stampato il massimo vantaggio a +22 e chiuso ogni speranza degli ospiti, i quali in un confronto con molte palle perse su ambo i fronti hanno fatto anche peggio dei ticinesi. Il margine per avvicinare la Sam sembra davvero incolmabil­e per la truppa di Randoald Dessarzin: «Abbiamo segnato 77 punti in trasferta con 13 tiri liberi sbagliati e tirando col 13% dai tre punti. Se i miei giocatori non capiscono il potenziale di Massagno, con queste statistich­e è impossibil­e vincere, anche perché già non abbiamo il modo di fermare Clanton, ma in più concediamo a lui di ricevere la palla troppo facilmente». Insomma, due allenatori non contenti dopo gara-1, già pronti a correggere il tiro per gara-2, sempre a Massagno.

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TI-PRESS/GOLAY Keith Clanton prova ad andare acanestro

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