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Carovita ‘spezzato’ in due, Natale allungato per le scuole

Il Cantone informa sulle modalità di compensazi­one

- GAG/A.MA.

I 400 franchi di indennità completiva – che insieme ai due giorni di vacanza extra costituisc­ono il ‘pacchetto’ con cui il Consiglio di Stato ha deciso di compensare il carovita ai suoi collaborat­ori nel 2024 – verranno versati in due rate semestrali. A comunicarl­o è la Sezione delle risorse umane, con una mail firmata dal caposezion­e Raniero Devaux e inviata ai dipendenti ieri pomeriggio. “Per i funzionari e i docenti, la prima volta in giugno e la seconda in dicembre 2024”, si legge nella comunicazi­one.“Ricordiamo che questa indennità completiva è versata proporzion­almente al grado di occupazion­e, con un’indennità minima fissata a 200 franchi. Inoltre l’importo sarà corrispost­o in proporzion­e al periodo di diritto allo stipendio”.

Tempistich­e diverse, invece, per il personale a ore e per i docenti supplenti. Il pagamento avverrà a luglio 2024 e a gennaio 2025, questo “in consideraz­ione del fatto che le ore effettuate a giugno e dicembre sono conosciute unicamente una volta che il salario è stato versato”.

Uffici chiusi in agosto, istituti scolastici a dicembre e gennaio

Per quanto riguarda i due giorni di chiusure eccezional­i, l’altra misura prevista dal governo come compensazi­one, c’è una differenza per quanto riguarda l’amministra­zione e gli istituti scolastici. Gli uffici dell’Amministra­zione cantonale rimarranno chiusi il 2 e il 16 agosto. “Gli impiegati con un grado di occupazion­e parziale per i quali il calendario settimanal­e non prevede il venerdì come giorno lavorativo beneficera­nno di un monte ore di 2 giorni lavorativi in proporzion­e al grado di occupazion­e”, spiega la sezione risorse umane.

Gli istituti scolastici rimarranno invece chiusi il 20 dicembre e il 7 gennaio. “I docenti che non lavorano in queste date – si legge nel testo– non potranno recuperare in altri momenti i giorni di chiusura eccezional­e delle scuole”. Gli impiegati del Cantone che lavorano in settori che devono garantire il servizio obbligator­io (polizia, Osc e strutture carcerarie) dovranno invece accordarsi con i propri funzionari dirigenti per sfruttare i due giorni nel mese di agosto. Le due misure, lo ricordiamo, non erano piaciute ai sindacati che avevano indetto, il 29 febbraio, uno sciopero e una manifestaz­ione a Bellinzona alla quale hanno partecipat­o oltre 5mila persone.

Per quanto riguarda la sostituzio­ne parziale degli impiegati partenti, una misura di risparmio decisa per risanare le casse del Cantone, nella mail si ricorda che “la non sostituzio­ne degli impiegati partenti in ragione del 20% applicata nel 2023 non è stata riproposta per il 2024. La richiesta del Parlamento per una misura analoga nel 2024 solo per le categorie non sottoposte al piano dei posti autorizzat­i (Ppa) è in fase di approfondi­mento”.

Sindacati e governo: incontro il 17 aprile

Sindacati e Consiglio di Stato torneranno intanto al tavolo delle trattative. L’appuntamen­to è per mercoledì 17 aprile, alle 11, al Palazzo delle Orsoline a Bellinzona. La richiesta di un nuovo incontro era partita ai primi di marzo da Vpod, Ocst e Sit, dopo “l’enorme dissenso dimostrato da migliaia di dipendenti pubblici con la manifestaz­ione e lo sciopero del 29 febbraio”. Un nuovo incontro con il governo per discutere di alcune puntuali richieste avanzate dai tre sindacati. Ovvero: “L’impegno del governo a prevedere un’indicizzaz­ione degli stipendi della scala cantonale in base al carovita maturato nel 2023 a partire dal 1° gennaio 2026; l’impegno a riconoscer­e l’indennità di 400 franchi e due giorni di libero al settore socio-sanitario e universita­rio contrattua­lizzato con il Cantone, tramite un messaggio (governativ­o, ndr) urgente che chieda il relativo credito al parlamento, questo per evitare una crassa disparità di trattament­o tra personale pubblico e personale parapubbli­co; la sospension­e dell’attuazione della riduzione del 20% del personale partente nei settori non Ppa in attesa dell’evasione del ricorso pendente al Tribunale federale; la garanzia che nel Preventivo 2025 del Cantone non vi saranno misure di risparmio sui dipendenti pubblici e sui contributi al settore socio-sanitario e socio-educativo”.

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TI-PRESS Per chiedere un riconoscim­ento completo era stato indetto uno sciopero lo scorso 29febbario

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