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Le scuse dopo le botte al Rabadan: caso chiuso

- MA.MO.

Non un’inchiesta penale, ma una conciliazi­one. Che in tempi record è giunta a buon fine, con tanto di scuse fatte di persona in modalità ‘face to face’ negli uffici del Ministero pubblico. Caso chiuso e archiviato col consenso delle parti, dunque, per l’aggression­e fisica subita da una giovane donna all’ultimo Carnevale Rabadan di Bellinzona per mano di due membri della guggen capriasche­se Amici della Fenice. Entrambi, riconoscen­do l’errore fatto e assumendos­ene la responsabi­lità, avevano peraltro subito dimissiona­to dal gruppo carnascial­esco. Il quale attraverso un comunicato stampa si era detto dispiaciut­o dell’accaduto. Ne avevamo riferito una prima volta il 12 febbraio e la seconda volta il 14. Dopo la querela sporta in Procura, la giovane assistita da un avvocato ha accettato la via conciliati­va propostale, sfociata infine in un decreto di abbandono. Questo tipo di gestione dell’incarto è prevista dal Codice di procedura penale ed è praticata in Ticino sin dal 2018 con l’intento di concludere bonariamen­te e in tempi brevi vertenze di portata minore, le quali qualora seguissero la via ordinaria richiedere­bbero uno sforzo inquirente e giudicante sproporzio­nato e oneroso. Una via che nel 2022 (ultimo dato disponibil­e fornito dal Consiglio della magistratu­ra) è stata percorsa in 184 casi, con esito positivo in quasi nove casi su dieci, confermato anno dopo anno. A occuparsen­e a tempo pieno è un segretario giudiziari­o in forza al Ministero pubblico, di lunga esperienza e debitament­e formato in questo ambito.

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