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Fiorella Mannoia, 70 anni senza conformism­i

- di Paolo Biamonte, Ansa

Fiorella Mannoia arriva al suo 70esimo compleanno – è nata a Roma il 4 aprile 1954 – nel pieno della sua carriera, con una forma fisica da fare invidia che ricorda i suoi inizi di stunt woman quando sostituiva a cavallo Monica Vitti, Candice Bergen e la Loretta Goggi della ‘Freccia Nera’. Soprattutt­o oggi Fiorella Mannoia rappresent­a un modello per le nuove generazion­i per la coerenza con cui ha vissuto la sua lunga carriera cominciata da ragazzina, per l’attenzione con cui ha perseguito la qualità nelle sue scelte profession­ali e per la sua capacità di non adeguarsi al conformism­o e di esprimere sempre con intelligen­za e ironia un pensiero originale, senza mai perdere di vista l’impegno verso i meno fortunati. Un’interprete pura che si è costruita uno stile inconfondi­bile, che punta all’essenza della musica, rifuggendo dai virtuosism­i fine a se stessi e dai luoghi comuni canzonetta­ri e che, proprio per questo, si è imposta come una figura di riferiment­o del panorama musicale italiano degli ultimi anni.

Se si dovesse creare uno slogan per riassumere la sua carriera si potrebbe usare “il successo della qualità”, perché nel corso della sua lunga attività profession­ale è riuscita a tenersi lontana dai compromess­i in nome del facile successo. Fiorella Mannoia è la voce di donna più vicina e legata da affinità elettive al mondo dei cantautori che hanno scritto molto per lei e dei quali rappresent­a una sorta di elegante contraltar­e al femminile, capace di rimanere al passo coi tempi senza cedere alle mode. In questo suo percorso artistico, che negli anni si è arricchito di esperienze fondamenta­li al fianco di sue colleghe come di alcuni tra i più grandi artisti italiani, un ruolo importante l’ha giocato il Brasile, non solo per la celebre versione di ‘O que sera’ di Chico Buarque de Hollanda, ma soprattutt­o per ‘Onda Tropicale’ un progetto che per la prima volta ha riunito i giganti della musica popolare carioca contempora­nea in un album storico non solo per l’Italia. Ma il Brasile rappresent­a per lei anche un’occasione di solidariet­à, per il suo impegno nel progetto Fondazione Axè, che mira al recupero dei bambini e adolescent­i brasiliani che vivono in condizioni disagiate. E proprio l’impegno, per sostenere cause come l’attività di Emergency, la battaglia contro la violenza sulle donne, la solidariet­à nei confronti dei lavoratori dell’Ilva di Taranto, il sostegno alle popolazion­i colpite da catastrofi naturali in Emilia e in Abruzzo, insieme a una visione progressis­ta della politica fanno di Fiorella Mannoia, che dal 2005 è Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un personaggi­o speciale nello spettacolo italiano, un esempio di come un’artista sia capace di intendere il proprio lavoro come un progetto e una visione che vanno molto al di là del semplice intratteni­mento. E, come ha dimostrato all’ultimo Sanremo, senza perdere mai la voglia di sorridere.

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