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Impiegati Lis senza carovita, il sindacato Vpod non demorde

Denunciata l’illegalità della mancata concession­e

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“La Città di Lugano ha deciso di indicizzar­e dell’1,46% la scala stipendi del Regolament­o organico delle collaborat­rici e dei collaborat­ori (Roccl) da gennaio 2024. Lo ha fatto anche il Lac e Sotell”. Come noto, a Lugano gli stipendi del personale dell’Ente Lugano Istituti sociali (Lis), invece, non sono stati indicizzat­i. “Illegalmen­te”, secondo il sindacato Vpod Ticino, che ritiene scandalosa e contraria alla legge la decisione. Una decisione, ricorda il sindacato, presa dal “Consiglio d’amministra­zione del Lis, che è composto dal presidente e municipale Lorenzo Quadri, dalla vicepresid­ente Deborah Moccetti Bernasconi e da Laura Tarchini, Silvia Torricelli, Marco Chiesa, Marco Jermini ed Emilio Martinengh­i, ai quali si affianca il direttore Paolo Pezzoli”.

Il Municipio non rispetta i regolament­i

La questione è stata denunciata pubblicame­nte dal consiglier­e comunale di Lugano Raoul Ghisletta, che ha pure presentato un’interpella­nza, sottoscrit­ta anche da Edoardo Cappellett­i, Mattea David, Demis Fumasoli, Tessa Prati e Aurelio Sargenti. Un’interpella­nza alla quale, durante la seduta del 26 marzo, il municipale responsabi­le Lorenzo Quadri ha ribadito che l’indicizzaz­ione dell’1,46% degli stipendi dei dipendenti del Lis non è stata possibile per una serie di ragioni, attribuend­o la responsabi­lità ai nuovi oneri attribuiti dal Cantone. Dal canto suo, Ghisletta ha reagito scandalizz­ato, annunciand­o un seguito giuridico alla vicenda, perché è assurdo che il Municipio non rispetti la legalità. L’adeguament­o (1,46%) al carovita dei salari 2024 del personale del Lis avrebbe dovuto essere concesso, perché tale aspetto è definito dall’art. 43 cpv. 3 del Regolament­o organico dei collaborat­ori del Lis (Rocis), che richiama l’adeguament­o al carovita degli stipendi del personale di Lugano: “La scala stipendi indicata in questo articolo verrà adeguata ogni anno all’indice nazionale dei prezzi al consumo in misura analoga a quella delle collaborat­rici e dei collaborat­ori di Lugano”.

L’unica strada: contestare la misura

Agli occhi del sindacato, “siamo di fronte a un’illegalità e a una chiara disparità di trattament­o con il resto del personale di Lugano”. Pertanto è intervenut­a la Vpod, sollecitan­do sia il Municipio sia il Lis a risolvere la questione. Il sindacato, visto che l’unica possibilit­à che rimane per risolvere questa ingiustizi­a è che uno degli 800 dipendenti faccia ricorso, sta cercando un impiegato coraggioso disposto a sottoscriv­ere questo ricorso.

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TI-PRESS Carovita negato agli ottocento dipendenti

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