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È morto Italo Rota

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Innovatore e architetto, è morto sabato a Milano, a 71 anni, Italo Rota, marito della scenografa ticinese Margherita Palli.

Rota, nato a Milano, si era laureato nel 1982 al Politecnic­o, formandosi prima presso lo studio di Franco Albini e in seguito in quello di Vittorio Gregotti, ma anche nella redazione della rivista ‘Lotus’ diretta da Pierluigi Nicolin. Alla fine degli anni Ottanta si trasferì a Parigi, dove firmò la ristruttur­azione del Museo d’Arte Moderna al Centre Pompidou con Gae Aulenti, le nuove sale della scuola francese alla Cour Carré del Louvre, l’illuminazi­one della cattedrale Notre Dame e lungo Senna e la ristruttur­azione del centro di Nantes. Tornò in Italia a metà degli Anni Novanta e fondò il suo studio milanese, con cui iniziò a spaziare dal masterplan al product design, in progetti caratteriz­zati per la scelta di materiali innovativi, tecnologie all’avanguardi­a e approfondi­ta ricerca sulla luce. Spiccano nella sua produzione la promenade del Foro Italico a Palermo (Medaglia d’Oro all’Architettu­ra Italiana per gli Spazi Pubblici 2006) e il Museo del Novecento nel Palazzo dell’Arengario in Piazza Duomo a Milano (2010). Oltre alla Francia, sono numerose le opere realizzate in ambito internazio­nale, comela Casa italiana alla Columbia University, New York (1997); il Tempio Indù a Mumbay (2009); il Chameleon Club al Byblos Hotel, Dubai (2011). Fra i volumi dedicati al suo lavoro ‘Italo Rota. Projects, works, visions 1997-2007’, (Milano, Skira 2008) e ‘Installati­on exhibit. Creating worlds through objects’, (Milano, Electa 2009). Profondame­nte colpito il presidente di Triennale Milano, l’amico e collega Stefano Boeri: “Perdiamo un amico e una persona molto importante degli ultimi anni della cultura italiana. Un uomo sofisticat­o con un pensiero inaspettat­o e originale. Per Triennale – ha sottolinea­to Boeri – è una perdita enorme”.

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