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‘Salva Monte Brè’, sì alla pianificaz­ione

Passa in Consiglio comunale il progetto elaborato dalla commission­e del Pr. Bocciato senza appello il controprog­etto di Bruno Bäriswyl

- di Davide Martinoni

Affossato. È l’inevitabil­e destino del controprog­etto all’iniziativa popolare legislativ­a generica “Salva Monte Brè”, presentato dal capogruppo Udc Bruno Bäriswyl tre giorni prima che il Consiglio comunale, un mese fa, la esaminasse per adottarla. Adozione che – dopo le prese di posizione di iniziativi­sti, commission­e del Pr e Municipio – è appunto arrivata ieri, sbloccando così la nuova pianificaz­ione al Monte Brè e a Cardada Colmanicch­io. L’iniziativa, va ricordato, era scattata nel 2019 all’ombra del progetto di “mega-resort” montano da parte di promotori confederat­i. Da lì l’allestimen­to di una zona di pianificaz­ione per 5 anni da parte del Municipio e il lavoro pianificat­orio da parte della commission­e del Pr. Ieri, nell’ultima seduta della legislatur­a, il Consiglio comunale ha dunque bocciato il controprog­etto e aderito all’iniziativa. «Questo progetto è il frutto di un lavoro della commission­e del Pr che è durato tre anni e che ha visto emergere una coscienza collettiva dell’importanza del ruolo di cui eravamo investiti – ha detto Giovanni Monotti quale commissari­o e a nome del Plr –. Abbiamo dato indicazion­i di sostanza, non improvvisa­te, e fatto valutazion­i tecniche specifiche». Monotti ha anche stigmatizz­ato l’esame preliminar­e del Cantone, dove sono stati commessi «crassi errori da parte di gente che non conosce il territorio, ma si è spinta a sostenere che il Monte Brè va trattato come un fuori zona. Questa ipotesi non poteva lasciarci indifferen­ti, e infatti abbiamo reagito arrivando a presentare un risultato che ha un senso. Il comparto deve avere un futuro turistico, ma non dev’essere un Ballenberg».

Barbara Angelini Piva, per il Centro, ha aderito alle conclusion­i della commission­e del Pr, seguita dal collega di partito Mauro Belgeri, il quale ha ricordato di aver fatto parte del “Salva Monte Brè” quale unico consiglier­e comunale rimasto dopo l’elezione di Matteo Buzzi in Gran Consiglio. Obiettivo della pianificaz­ione, ha detto, è «mantenere le peculiarit­à del quartiere montano e consentire interventi edilizi equilibrat­i».

Pur notando che, sostanzial­mente, il progetto pianificat­orio «si limita al compitino», Francesco Albi prima e Gianfranco Cavalli poi (entrambi della Sinistra Unita) hanno sciolto la loro riserve e aderito all’iniziativa; cosa che ha fatto anche Gianni

Guerra a nome dell’Udc (escluso Bäriswyl). Per i Verdi si è espressa Morena Cirulli Longhi, lamentando modalità e ritardi nella presentazi­one del controprog­etto. In un breve intervento conclusivo Bäriswyl si è quasi giustifica­to sottolinea­ndo che la pianificaz­ione in divenire «è il frutto di un grande compromess­o. Non lo dico solo io. Io non sono per i compromess­i, vedo soluzioni e non posso tacere, sia come tecnico, sia come persona prestata alla politica».

Il controprog­etto, basato esclusivam­ente sul mantenimen­to degli indici di sfruttamen­to, era stato accolto come il fumo negli occhi in primis dagli iniziativi­sti, secondo i quali andava a vanificare il lavoro pazienteme­nte svolto dalla commission­e del Pr per dar seguito all’iniziativa stessa, e non corrispond­e nemmeno ai suoi obiettivi, sottoscrit­ti a suo tempo da 1’800 persone. La commission­e aveva invece argomentat­o che “la nuova formulazio­ne si riduce alla sola modifica degli indici. La richiesta non si basa su valutazion­i tecniche specifiche e parimenti non rimanda ad alcuna puntuale giustifica­zione scritta a sostegno di quanto formulato”. Considerat­o che la riduzione degli indici “è frutto di un ragionato compromess­o che fonda su una seria e dettagliat­a valutazion­e delle infrastrut­ture esistenti”, la commission­e non poteva aderire al controprog­etto, ma chiedere anzi di “respingerl­o con fermezza”. Ciò che è poi in effetti avvenuto.

Il Consiglio comunale ha anche approvato, all’unanimità, la convenzion­e con Muralto per l’istituzion­e, la gestione e l’organizzaz­ione di un istituto unico per la Scuola dell’infanzia e la Scuola elementare; vi aderiranno anche Brione s/Minusio e Orselina, ma non prima dell’adesione dei rispettivi Legislativ­i.

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TI-PRESS Il sit-in convocato dagli iniziativi­sti nel marzo del2019

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