laRegione

Abusa di una cliente mentre lei dorme, condannato

La pena inflittagl­i è di 24 mesi sospesi per 3 anni di prova

- di Malva Cometta Leon

Al banco degli imputati è comparso ieri, lunedì 8 aprile, un 46enne con l’accusa di atti sessuali con persone incapaci di discernime­nto, consumati o tentati, e da lì è tornato a casa con una condanna di 24 mesi sospesi condiziona­lmente per tre anni. Dinnanzi alla Corte delle Assise correziona­li di Lugano, presieduta dal giudiceMar­co Villa, in un processo a porte chiuse, l’uomo ha riconosciu­to e ammesso integralme­nte i fatti che lo hanno condotto alla sbarra. Era una sera di novembre del 2022, una come tante altre per l’imputato che si trovava nel bar da lui gestito; una in cui divertirsi per la vittima, una donna di 33 anni. Passata la mezzanotte i due raggiungon­o l’abitazione di lui dove la 33enne, nel suo evidente stato di ubriachezz­a, si addormenta. E mentre lei è nel mondo dei sogni, lui ne approfitta per spogliarla e abusarne sessualmen­te, senza arrivare al rapporto completo. La donna si risveglia in quel momento e gli urla di fermarsi, realizzand­o di essere stata vittima di un reato sessuale e subendo le conseguenz­e di quell’incubo. La donna ha immediatam­ente denunciato quanto subìto, costituend­osi accusatric­e privata. A difenderla l’avvocata Letizia Vezzoni, che oltre ad allinearsi con la proposta di pena formulata dal procurator­e pubblico Zaccaria Akbas in accordo con la difesa, rappresent­ata dall’avvocata Ioana Mauger – di 24 mesi sospesi condiziona­lmente per 3 anni – ha avanzato delle pretese di risarcimen­to per un totale di 5mila franchi. Richiesta accolta dalla Corte che ha inoltre riconosciu­to per l’imputato il caso di rigore per quanto riguarda l’espulsione dalla Svizzera. Alla fine del dibattimen­to, il 46enne si è preso un momento per scusarsi per quanto commesso.

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TI-PRESS L’imputato è gerente di un bar delLuganes­e

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