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Nuovo lungolago a Como senza... toilette

- M.M.

Qualche giorno fa a Como sono arrivati Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, e alcuni assessori regionali per inaugurare il nuovo lungolago che aprirà all’inizio dell’anno. Alla cerimonia erano presenti anche l’attuale sindaco del capoluogo lariano Alessandro Rapinese e gli ex Stefano Bruni e Mario Landriscin­a. L’unico ex sindaco che all’invito di Fontana ha risposto picche è stato Mario Lucini. Ma a far notizia però non sono le ripetute inaugurazi­oni dei vari tratti del lungolago di Como, ma il fatto che a sedici anni dalla posa della prima pietra (8 gennaio 2008) del cantiere per le paratie anti-esondazion­i, ci si è accorti che si sono scordati dei bagni, per chi in numero crescente (i dati della Navigazion­e Lariana lo stanno a dimostrare) davanti a piazza Cavour sta in fila, spesso anche ore, per acquistare un biglietto e quindi salire su battelli e aliscafi per una gita sul Lario. Lo si è visto anche a Pasqua e Pasquetta, nonostante la pioggia, e nei giorni scorsi. Insomma, nessuno ha pensato a un servizio essenziale.

Costi lievitati

Nella biglietter­ia della Navigazion­e Lariana (inaugurata nell’agosto dello scorso anno) i bagni ci sono, ma sono riservati al personale e non ai turisti (oltre che ai comaschi). E di servizi igienici non c’è traccia nella sala d’attesa (i cui lavori non sono ancora iniziati) prevista dall’altro lato della strada a lago, davanti all’Hotel Suisse. Come può essere che nel progettare il nuovo costosissi­mo lungolago nessuno abbia pensato a un servizio più che necessario in luoghi molto frequentat­i? Forse, chissà, deciderann­o di aprire i bagni della biglietter­ia della Navigazion­e o di modificare il progetto della sala d’aspetto. Una modifica che certamente comporterà un aumento dei costi. Ma non dovrebbe essere un problema, visto poi che rispetto a una iniziale previsione di spesa di 12 milioni di euro ne sono già stati spesi 36. E non è ancora il consuntivo­finale.

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TI-PRESS/ARCHIVIO Continua a far discutere

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