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La fiducia

- di Gian-Luigi Varini, candidato per Muralto Democratic­a a Municipio e Cc di Muralto

Fiducia è il termine più usato in clima elettorale. Tutti a richiederl­a: chi nelle persone, chi nella politica, chi nelle istituzion­i. Ma qual è il suo significat­o? Fiducia: affidament­o sicuro che si fa su qualcuno o qualcosa. Giornalmen­te dalla stampa o dai vari portali d’informazio­ne si apprende che la fiducia riposta su qualcuno o qualcosa è stata ahimè nuovamente delusa. Immancabil­mente i diretti interessat­i, sereni e tranquilli perché sempre estranei ai fatti, ripongono la loro fiducia in qualcun altro nella speranza di uscirne indenni.

In questo ambiente di fiducia reciproca, vi sono politici che occupano delle poltrone da talmente tanti anni da averne quasi perso il conto e a una rapida analisi di quanto hanno realizzato ci si accorge che quanto fatto per sé stessi prevale su quanto fatto per la comunità alla quale hanno richiesto fiducia.

Politici che dopo anni d’imposizion­i, manco di condivisio­ne e trasparenz­a, affermano di avere ancora molto da fare e da dire, e rivolgendo­si agli elettori che s’immaginano si possano chiedere per quale motivo al termine dell’ennesima legislatur­a si sottoponga­no nuovamente al loro giudizio, chiedono loro candidamen­te nuova fiducia. Politici che di fronte al dissenso popolare continuano imperterri­ti lungo il percorso unilateral­mente tracciato. Politici che per le proprie convinzion­i non esitano a compromett­ere la bellezza del territorio, la qualità di vita dei residenti, la sopravvive­nza del piccolo commercio.

Politici che decantano come propri i risultati ottenuti dagli altri e nel contempo incolpano gli altri dei propri insuccessi. Politici talmente radicati nel territorio da incutere timore ottenendo incondizio­nata fedeltà. Vi sono Comuni dove non si muove foglia che il politico X non voglia. Comuni dove se non appartieni alla maggioranz­a, le possibilit­à di portare avanti argomenti o iniziative, sono minime se non nulle. Nella piccola Muralto a parte l’imponente affissione di fotografie e striscioni sparsi sul territorio per potersi assicurare la continuità del potere, la campagna appare tranquilla, senza grandi coinvolgim­enti personali. Muralto necessita però urgentemen­te di poter realizzare tutti quei progetti che da decenni per mancanza di dialogo sono bloccati nei cassetti. Necessita urgentemen­te di apertura, coesione, imprendito­rialità, progettual­ità e concretezz­a. Socialità, fiera del libro, pigioni moderate, posti di lavoro nell’amministra­zione comunale, partecipaz­ioni in strutture fuori comune, decantati dall’esecutivo a propaganda politica, non sarebbero sostenibil­i senza il finanziame­nto dei contribuen­ti. Nel frattempo tutto il resto è fermo. La realizzazi­one delle ormai improrogab­ili opere relative a nodo intermodal­e, lungolago, comparto stazione, Beaurivage, necessitan­o di un cambio radicale d’approccio e mentalità prima che siano altri a decidere per noi con la benedizion­e di chi da troppo tempo evita il confronto.

Va bene chiedere fiducia ma bisogna poi dimostrare di non averne abusato.

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