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La carica di Noè: ‘Sono all’80% del potenziale’

A Uster il ticinese ha confermato di essere sulla strada giusta nella preparazio­ne per le Olimpiadi: ‘So cosa posso fare, ma la concorrenz­a sarà enorme’

- di Sascha Fey/Ats

Erano solo una tappa preparator­ia, ma ai Campionati svizzeri di Uster Noè Ponti ha dimostrato di essere già in un eccellente stato di forma e a Parigi, alle sue seconde Olimpiadi, punterà a salire nuovamente sul podio. «Attualment­e sono circa all’80% del mio potenziale», ha commentato recentemen­te.

Il weekend nel canton Zurigo ha poi confermato tutte le buone premesse: Ponti ha migliorato due volte il record nazionale (di cui ovviamente era già il detentore) dei 50 m farfalla, portandolo a 22”56, mentre sulla sua distanza preferita, i 100 m farfalla, ha portato il suo primato a 50”16. Se tre medaglie d’oro, compresa quella sui 200 metri, erano scontate, su entrambe le distanze il gambarogne­se è diventato il sesto uomo più veloce della storia. La preparazio­ne del ventiduenn­e verso i Giochi Olimpici parigini procede dunque perfettame­nte secondo programma.

Lezione imparata

Come diversi altri big della disciplina in febbraio Ponti aveva rinunciato a prendere parte ai Mondiali di Doha, per concentrar­si al meglio sull’appuntamen­to estivo e rinunciand­o alla possibile conquista di una medaglia iridata. Già perché lo scorso mese di luglio a Fukuoka il ticinese aveva dovuto imparare un’amara lezione. Il suo miglior risultato era infatti stato un settimo posto nei 100 metri. Nella fase di avviciname­nto troppi fattori gli avevano giocato contro, compresi un picco di forma precoce, un’esposizion­e mediatica superiore alle attese e il troppo tempo trascorso lontano da casa. Al momento clou e con le imminenti vacanze Ponti non era pertanto riuscito a esprimere tutto il suo potenziale… «Quando sono arrivato a Fukuoka ero già molto affaticato mentalment­e – ha spiegato Noè –. È andata così, perdere non è mai facile, ma abbiamo saputo trarre le lezioni opportune».

Nelle settimane e nei mesi successivi il suo merito è stato quello di rimboccars­i le maniche e tornare prepotente­mente al vertice in occasione dei Campionati europei in vasca corta a Otopeni in Romania. In dicembre Ponti ha colto tre ori e un argento, che gli hanno permesso di strappare al francese Léon Marchand (triplice campione del mondo in Giappone) il riconoscim­ento quale miglior nuotatore europeo dell’anno. «È stata un po’ una sorpresa, ma è anche la dimostrazi­one di quanto la gente mi apprezzi. E questa è senza dubbio una grandissim­a motivazion­e per il futuro». L’allenament­o invernale si è poi svolto tra il Ticino, St. Moritz (tre settimane in altura per curare i fondamenta­li) e una decina di giorni a Lanzarote, per un totale di tre mesi di duri allenament­i, «molto importanti per me». Ora si prosegue con i Campionati svizzeri a squadre – questo fine settimana a Sursee – quindi con un nuovo campo d’allenament­o a Lanzarote. Per evitare di commettere gli stessi errori dello scorso anno, Ponti si allenerà perlopiù a casa. Le competizio­ni in programma sono il meeting Mare Nostrum a Monaco a inizio giugno, poi uno tra gli Europei di Belgrado (dal 17 al 23 giugno) e il Sette Colli di Roma (dal 21 al 23 giugno). Prima delle Olimpiadi è ancora in programma un campo d’allenament­o con la Nazionale nel Nord della Francia.

Gestire la pressione

Poi sarà l’ora X. Dopo il bronzo di Tokyo sui 100 metri, Ponti dovrà dare prova di grandissim­a forza mentale: «Devo imparare a gestire la pressione. So cosa posso fare, ma la concorrenz­a sarà enorme. È possibile che batta il mio record di un secondo, ma che finisca quarto». In tal caso, è ovvio, nessuno avrebbe alcunché da rimprovera­rgli, anche perché Ponti non sta lasciando nulla di intentato nell’obiettivo di arricchire la sua bacheca. Ogni due settimane si incontra con il suo allenatore mentale e la sua preparazio­ne integra delle sessioni di meditazion­e e visualizza­zione. Inoltre ha messo in pausa la sua formazione di fisioterap­ista fino a dopo i Giochi Olimpici.

Come a dire che quello in Francia sarà l’appuntamen­to dell’anno, se non di tutta la carriera.

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KEYSTONE Ora l’appuntamen­to a squadre di Sursee, quindi un campo d’allenament­o aLanzarote

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