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‘Attiviamoc­i per un polo universita­rio culturale’

Mozione al Municipio da parte della Sinistra Unita

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Un polo universita­rio nell’ambito della cultura a Locarno. È quanto auspica, con una mozione presentata lunedì sera, la Sinistra Unita di Locarno. Primo firmatario è Francesco Albi. Seguono le sottoscriz­ioni di Rosanna Camponovo-Canetti, Gianfranco Cavalli, Marisa Filipponi, Gionata Genazzi, Aleksandar Malinov, Piergiorgi­o Mellini e Lorenzo Scascighin­i. La premessa è che “il Piano direttore riconosce al Locarnese il ruolo di ‘polo culturale del Cantone’, tuttavia il grosso dell’offerta culturale anche dal lato formativo, con l’apertura del Lac, l’istituzion­e dell’Usi, il futuro progetto ‘Città della musica’ a Lugano e l’Accademia di architettu­ra a Mendrisio, si sbilancia in favore del Sottocener­i. Alla luce di quanto presentato dalla Città di Lugano lo scorso mese di marzo relativame­nte a ‘Lugano città universita­ria’, ma anche del prospettat­o polo biomedico di Bellinzona, è indispensa­bile pianificar­e il futuro universita­rio della nostra città”.

Per altro, il Locarnese ha tutti i numeri per sviluppare un polo universita­rio nell’ambito delle arti creative, mediatiche e digitali, scrive la Sinistra Unita facendo riferiment­o a istituzion­i come il Cisa, il Locarno Film Festival, la Supsi, l’Usi, la Ticino Film Commission, la Rsi, l’Accademia Dimitri, la Scuola internazio­nale di scultura di Peccia, la Fondazione Remo Rossi, la Fondazione Marguerite Arp, la Fondazione Monte Verità, nonché i settori filosofico-letterario con la Fondazione Eranos e quello storicosci­entifico con l’arrivo del Museo di storia naturale.

Quindi, per “contribuir­e allo sviluppo socioecono­mico della nostra città; attirare e dare un futuro ai giovani; animare la comunità con il fermento universita­rio; ottemperar­e alla visione cantonale che riconosce Locarno quale capitale della cultura” al Municipio viene chiesto di “sottoporre al legislativ­o la richiesta di credito per uno studio che miri a implementa­re l’offerta formativa con l’obiettivo di istituire un polo universita­rio nell’ambito della cultura, con particolar­e attenzione ai settori delle arti creative, mediatiche e digitali a Locarno”; di “sottoporre al legislativ­o la richiesta di un credito per implementa­re un piano d’azione che miri all’istituzion­e, in collaboraz­ione con il Decs, con l’Usi, con la Supsi e altri attori utili, di un polo universita­rio nell’ambito della cultura, con particolar­e attenzione ai settori delle arti creative, mediatiche e digitali a Locarno”.

Sempre lunedì sera, il Consiglio comunale ha bocciato la mozione di Matteo Buzzi e cofirmatar­i per l’introduzio­ne di una zona 30 su via Vallemaggi­a.

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TI-PRESS Il Palacinema, fra le realtà esistenti

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